Comincia con l’incontro con la Comunità di S. Egidio il nostro viaggio nel mondo delle associazioni cattoliche e di area del territorio di Lucca. L’iniziativa nasce dall’incontro tra Lo Schermo, il Centro Nazionale per il Volontariato ed il circolo ACLI “Radici delle Idee” (leggi qui la presentazione dell’inchiesta) e con la collaborazione di Gabriele Coco, che ha realizzato le interviste.
Abbiamo incontrato il presidente Michele Giannelli per una bella e approfondita chiacchierata: a lui vanno sentiti ringraziamenti per la disponibilità e l’amicizia.
La Comunità di Sant’Egidio è un’associazione nata a Roma nel 1968 per iniziativa di un gruppo di studenti guidati da Andrea Riccardi. In un periodo di grande fermento culturale e sociale, questi giovani decisero di radicare il loro impegno nel Vangelo, con l’obiettivo di promuovere la pace, la solidarietà e il sostegno ai più deboli.
Il primo servizio della Comunità fu la scuola popolare nelle borgate romane, ispirata all’insegnamento di Don Milani. In breve tempo, questa esperienza si ampliò, portando Sant’Egidio a impegnarsi nel supporto agli anziani soli, alle persone senza dimora e nel dialogo interreligioso. Il quartiere di Trastevere divenne presto il cuore pulsante di questa realtà, con la piccola chiesa di Sant’Egidio che, dal 1972, funge da punto di riferimento per l’intera Comunità.
La Comunità di Sant’Egidio a Lucca
L’esperienza di Sant’Egidio giunge a Lucca nel 2001, grazie all’iniziativa di un gruppo di giovani desiderosi di portare avanti lo spirito della Comunità. Da allora, la presenza sul territorio si è consolidata attraverso diversi servizi:
- Scuola della Pace: un progetto educativo rivolto ai bambini, nato nel 2005 per offrire supporto scolastico e momenti di crescita personale.
- Mensa per le persone in difficoltà: avviata come distribuzione di panini, oggi è diventata un punto di riferimento per la città, offrendo cene sedute e momenti di convivialità.
- Visite agli anziani: dal 2008, la Comunità porta avanti il progetto “Viva gli Anziani” per contrastare la solitudine e promuovere l’inclusione.
- Scuola di lingua e cultura italiana per stranieri: un’iniziativa che accoglie ogni anno oltre 150 studenti, offrendo corsi gratuiti per favorire l’integrazione.
- Corridoi umanitari: Sant’Egidio è attivamente coinvolta nell’accoglienza di famiglie rifugiate, attraverso un progetto che garantisce ingressi sicuri e percorsi di integrazione.
Tra le molte iniziative della Comunità, una delle più note ed evidenti alla città è il Natale con i poveri che si tiene ininterrottamente dal 2003 e non si è fermato nemmeno con il Covid, anche se in quel caso è stato ovviamente necessario prendere alcune precauzioni.
Un nuovo spazio per la Comunità
Negli ultimi anni, la Comunità di Lucca ha lavorato per dotarsi di una sede stabile. Dopo una lunga ricerca, è stato ottenuto in comodato gratuito un edificio delle Ferrovie dello Stato in via Cavour. Attualmente in fase di ristrutturazione, questo spazio diventerà un punto di riferimento per tutte le attività, con ambienti dedicati alla scuola della pace, ai corsi di lingua, ai servizi per le persone senza dimora e agli incontri comunitari.
Un impegno civico e sociale
La Comunità di Sant’Egidio non è solo un’organizzazione di volontariato, ma anche una realtà che promuove il dialogo e la riflessione sui grandi temi sociali. Il suo operato si basa su valori come la solidarietà, la dignità umana e l’impegno per la pace, senza mai perdere di vista l’importanza della partecipazione attiva alla vita della città.
A Lucca, oltre un centinaio di volontari partecipano regolarmente alle attività della Comunità, con un impegno che spazia dall’assistenza ai bisognosi alla riflessione spirituale. Ogni settimana si tengono momenti di preghiera e incontri di approfondimento, per mantenere vivo lo spirito che anima Sant’Egidio fin dalla sua nascita.
Uno sguardo al territorio
Come faremo in ogni presentazione, anche in questo caso abbiamo voluto provare a sviluppare una riflessione sullo stato del “movimento” a Lucca, cercando di capire se e quanto le associazioni facciano rete tra loro e su quali temi riescano ad esprimersi come “un’area”. Michele parte con una citazione, una frase che riassume lo spirito di quei ragazzi che hanno fatto nascere la Comunità: con il Vangelo in una mano e il giornale nell’altra.
“Non ci si può esimere dall’essere presenza nella città in cui siamo, dall’impegno attivo. Che poi questo si traduca in un impegno politico istituzionale o in un’interazione costante e continua con le realtà della Civitas”. Fondamentale, dunque, non tirarsi indietro dal dialogo con le istituzioni, a partire dai temi sociali perché l’associazionismo, quello cattolico soprattutto, nel sociale ci lavora con una serie di valori e di principi. “Credo che sia importante cercare di trasmettere questi principi, che sono principi dell’Umanità. E allora provare a trasmetterli significa anche dialogarci sopra“. Qui viene forse la parte più difficile: “Siamo tutti molto operativi. E siamo forse tutti anche un po’ autocontemplativi, se così posso dire. Rischiamo di guardarci nello specchio, di fermarci a quello che facciamo noi, alla nostra operatività, riuscendo con difficoltà a superare quelle che sono le le distanze e le differenze, anche la differenza di carisma, per cercare di trovare un obiettivo comune. E anche una riflessione più larga, condivisa. Sicuramente questo è un tema su cui lavorare, su cui lavorare di più“.
Ci si prova, ci sono momenti e luoghi di incontro. Con Michele ne citiamo alcuni: la citata mensa della carità, che vede la collaborazione di tante associazioni di volontariato e realtà della città che lavorano fianco a fianco, la Consulta delle aggregazioni laicali, la recente nascita di un tavolo delle associazioni caritatevoli della provincia. Ma la sensazione è che si possa fare di più, soprattutto da un punto di vista più staccato dal livello operativo.
Un invito a partecipare
Sant’Egidio è un luogo aperto a chiunque desideri dare il proprio contributo. Che si tratti di servire alla mensa, insegnare l’italiano, accompagnare un anziano o semplicemente condividere un momento di dialogo, ogni gesto è prezioso. La Comunità invita tutti a scoprire e a partecipare alle sue iniziative, nella convinzione che la solidarietà sia un cammino da percorrere insieme.
Per info: [email protected]
A cura di Gabriele Coco