Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa pervenuto a questa redazione da Valentina Mercanti, consigliere regionale ed ex assessore del Comune di Lucca.
“Giacomo Puccini era un uomo che doveva creare. “L’ispirazione è un risveglio, una fuga da tutte le facoltà umane, e si manifesta in tutte le grandi conquiste artistiche.”
Le sue parole ci fanno capire tanto oggi, della sua passione indicibile per la vita, sempre alla ricerca di una bellezza sincera – che lo conduceva alla nota perfetta. Abbiamo davanti due importanti appuntamenti che meritano celebrazioni all’altezza di un grande compositore conosciuto in tutto il mondo, vessillo immortale nel tempo, simbolo dell’eccellenza artistica che contraddistingue il nostro territorio da sempre. Prima con il 2024, anno importante e strategico, centenario della Morte del Maestro – poi il 2026, centenario della prima di Turandot alla Scala di Milano, opera scritta completamente nella villa di Viareggio. Dobbiamo unire tutte le forze disponibili in un unico grande progetto condiviso, c’è spazio per tutti. Sia che si trattasse di incontrare gli amici, di trovare ispirazione o semplicemente un po’ di pace dopo il duro lavoro, Puccini ha sempre amato la nostra terra. Tutta.
Ogni luogo in cui andasse, per lui c’era sempre qualcosa di evocativo. Che fosse Barga, dove andava a trovare l’amico Pascoli. Bagni di Lucca – dove soggiornava alle Terme. Celle di Pescaglia– dove vissero i suoi avi. Fino ad arrivare ai suoi luoghi più frequentati – Lucca, Viareggio, Torre del Lago. Ma Giacomo Puccini è di tutti, come lo è la sua musica. È normale sentire propria una figura così radicata nella nostra tradizione e nei nostri cuori. Il nostro dovere oggi e negli anni a venire, è quello di onorare la memoria del Maestro e la sua musica. Una musica così bella e struggente che resterà per sempre immortale e che ci farà conoscere nei luoghi più sperduti della Terra. Proprio per questo, spero che ci sia la volontà di costituire il prima possibile un tavolo che porti alla formazione di un comitato per le celebrazioni. Lavorando sul modello dantesco, possiamo definire un programma ambizioso, in grado di far parlare sempre di più del Maestro, del nostro territorio e della Toscana nel mondo.
Mi farò portavoce con il Presidente Giani, che detiene anche la delega alla cultura, di convocare un incontro con i sindaci, le due fondazioni e tutti i soggetti coinvolti per dar vita a questo progetto, riportando il dibattito dove deve stare: dentro le istituzioni. Solo così tutta la Provincia di Lucca sarà una grande capitale della cultura.“
Valentina Mercanti