Una serata all’insegna della bellezza e della solidarietà. Nella splendida cornice del Giardino Botanico, location emblematica di Lucca, si è svolto ieri sera l’evento a sostegno delle donne afghane attraverso la collaborazione tra la neonata associazione lucchese Astrea e Pangea, che da anni opera sul territorio afghano e non solo, cercando di restituire alle donne quella dignità e quel coraggio che le tradizioni di un popolo hanno cancellato.
Otto sono le fondatrici di Astrea: Diletta Simonetti, Giulia Presentini, Carolina Marchi, Claudia Lucchesi, Elisabetta Gonnella, Susanna Fortunato, Ada Morelli e Alessandra Grossi. Donne lucchesi che, spinte da un comune spirito di solidarietà, si sono unite per promuovere concretamente azioni di sviluppo e iniziative benefiche a favore delle donne di tutto il mondo.
Partenza con il botto quindi con l’evento di ieri sera, dal titolo “La Fortuna della Scelta”, serata nei sotterranei dell’Orto Botanica interamente dedicata al progetto di Pangea in Afghanistan. Tutti i soldi raccolti saranno infatti loro devoluti.
“Il nome è stato ispirato proprio dalla fortuna o dalla sorte che separa il nostro mondo, fatto di diritti e scelte , da quello poco lontano in cui nemmeno l’istruzione è consentita”, spiega Giulia Presentini, Vice Presidente dell’Associazione Astrea.
L’evento di ieri sera è stato infatti l’apripista per una serie di progetti che verranno realizzati, sempre in nome della solidarietà, ma che non riguarderanno solo l’Afghanistan e si estenderanno ad altre tematiche sociali, tutte legate alla sensibilizzazione sulla tutela delle donne che operano a livello nazionale e internazionale.
“I fatti di cronaca che ci hanno sconvolte sono stati il motore per avviare la nostra attività benefica che, attraverso l’aiuto di molte realtà locali, si è potuta concretizzare in pochi mesi”, raccontano le fondatrici.
Ospiti d’onore ieri sera Luca Lo Presti e Fanzani di Pangea, che dal 2002 aiuta le donne di tutto il mondo realizzando progetti di empowerment femminile in 10 paesi: Afghanistan, Argentina, Brasile, Colombia, India, Italia, Kenya, Nepal, Repubblica Democratica del Congo e Romania.
“Aiutare le donne in difficoltà e recuperare il loro futuro genera un effetto a cascata, creando opportunità in tutta la comunità in cui vivono e nelle generazioni successive”: questo il motore di Astrea.
“La serata è stata l’occasione di conoscere da vicino fatti crudi e aberranti, che viviamo filtrati, sentendoli lontano dalla nostra sfera quotidiana” raccontano alcuni partecipanti.
Acme della serata è stato infatti il racconto di Farzani: parole emozionate di libertà finalmente conquistata accompagnate da lacrime, applausi incoraggianti e abbracci di accoglienza e calore.
“Siamo consapevoli del fato fortunato che ci accompagna, siamo nate nella parte fortunata del Mondo, libere di scegliere chi essere, dove andare, con chi accompagnarci, libere di accedere a cultura e informazione. Non possiamo pensare di vivere in una bolla di benessere, e far finta del dolore che esiste intorno a noi. Questa è la forza motrice della nostra associazione.
Ringraziamo tutti gli amici intervenuti, tutti i donatori e sponsor della serata. Ringraziamo il Sindaco Alessandro Tambellini e l’Assessora Ilaria Vietina”, concludono le protagoniste di Astrea.
Un progetto ambizioso, portato avanti da quel coraggio e lungimiranza che le donne hanno insite in sé, non avendo paura di guardare fuori dalla nostra finestra per affacciarsi a quelle realtà che sembrano così lontane da noi ma che poi, alla fine, si riversano nel nostro presente tutti i giorni.