Pietro Battaglini, nacque a Pescia, ai tempi in provincia di Lucca, (oggi Pistoia), il 21 luglio 1846, da Candido e Palmira Sainati.
Partecipò alla Terza Guerra di Indipendenza all’età di 19 anni, combattendo nella battaglia di Bezzecca con il VI Reggimento Volontari Italiani, 1° battaglione, 5° Compagnia, matricola 919, agli ordini del colonnello brigadiere, poi generale Giovanni Nicotera (sostituito poi da Francesco Sprovieri).
Nel 1866, a vent’anni, con la 6° compagnia (come riportato nello stemma in centro al berretto), arrivò combattendo sotto i forti di Lardaro, in provincia di Trento.
Morì a Lucca nel 1920 a 73 anni; fino all’ultimo volle esser ricordato con in testa il suo amato berretto da garibaldino, che lasciò in dono al Museo Nazionale di Villa Guinigi, in Lucca.
I suoi figli Mario ed Arrigo combatterono (in parte assieme) nella Prima Guerra Mondiale, sul Carso, sul Monte Tomba e sul San Michele.
Suo nipote Aldo, nome in codice PELO, ha combattuto nel 1944-1945 sulla Linea Gotica, con la XI Zona Patrioti del Comandante Manrico Ducceschi (Pippo); ma questa è un’altra Storia, che racconteremo…
Una lunga tradizione di patrioti italiani!
La foto dello studio fotografico G. Gallione in Via Vittorio Emanuele a Lucca, lo ritrae con indosso il famoso berretto da garibaldino.
Nella vita civile, dopo le guerre, era impiegato come agente superiore delle imposte.
Segretario del “Fascio garibaldino”, apparteneva alla Loggia “Libero pensiero”.
Accortosi di essere prossimo alla fine, volle il suo berretto che strinse al cuore fino alla morte.
Naturalmente il servizio funebre fu curato dalla Croce Verde, in forma puramente civile.