Domenica 18 u.s., in Senato si è tenuto il tradizionale concerto di Natale. Presenti alte cariche dello Stato, porporati, militari delle varie armi, personalità dell’arte e della cultura e tanto bel mondo romano che quando c’è un rinfresco non manca mai.
L’evento è stato trasmesso in diretta dalla Rai ed è presumibile che l’abbiano visto milioni di persone.
Sul podio a dirigere l’orchestra c’era la lucchese Beatrice Venezi. Fin qui tutto bene. Da qui in poi la musica cambia. Del folto pubblico, di casa nostra non c’era nessuno.
Si dirà, a giustificazione di questa assenza, che a Lucca non erano giunti inviti a partecipare. È vero, ma è una di quelle giustificazioni che non se la fila nessuno.
Infatti, se da Palazzo Santini fosse partita alla volta del Senato la richiesta di un invito, motivandola col fatto di voler presenziare ad una esibizione di una illustre concittadina di certo da Palazzo Madama sarebbero arrivati gli inviti e ai lucchesi sarebbero certamente stati riservati dei posti degni del loro rango.
Bene, anzi male. Ma andiamo avanti e passiamo al secondo atto di questa recita penosa e deludente.
Era da attendersi che, a concerto eseguito in una sede così prestigiosa e di fronte a personalità istituzionali di assoluto primo piano, da Palazzo Santini partissero manifestazioni di calorose felicitazioni all’indirizzo della nostra illustre concittadina.
Felicitazioni private e pubbliche che dovevano rimarcare la civica soddisfazione per un successo che onora tutta la nostra comunità. Invano si cercherà nelle pagine della cronaca locale, ma anche sui giornali on line un segno che dia testimonianza di quanto in Palazzo Santini sia stata apprezzata l’esibizione di Beatrice Venezi.
E ora che fare? Bella domanda alla quale cerco di dare risposta: stabilito che da Lucca, dalle istituzioni, Beatrice Venezi ha subito uno sgarbo, bisogna cercare di rimediare.
Io un’idea ce l’avrei e provo a formularla: affidare a Beatrice Venezi la direzione di un gran Galà lirico sinfonico di musiche pucciniane da tenere a primavera nel magico scenario del parco della Villa Reale di Marlia.
Qualcosa del genere di quei concerti dei tre tenori che erano in voga qualche anno addietro.
Quello straordinario concerto potrebbe essere la manifestazione inaugurale delle celebrazioni del Centenario Pucciniano ed avrebbe una risonanza mondiale con la ripresa in diretta della Rai. Un’operazione da realizzare senza badare a spese. Per una volta non ci facciamo riconoscere. Il Comitato Pucciniano è pieno di soldi e per come vanno le cose rischia di non combinare nulla. Questa potrebbe essere l’occasione per mandare un segno di vitalità e di volontà. Dunque, non si perda tempo e ci si metta subito all’opera. E intanto si porgano le scuse a Beatrice Venezi per lo sgarbo che ha umiliato tutti i lucchesi che tengono al buon nome della loro città.
Chiusa per adesso questa triste pagine ne apro un’altra di ben altro spirito: per il pomeriggio di sabato 24 p.v. alla Loggia di via Beccheria, di fronte alla pasticceria Pinelli si fanno gli auguri. Sono invitati i lettori de “Lo Schermo” e con loro tutti quanto vorranno condividere un momento di fraterna amicizia: La Ghenga sarà presente al gran completo e non è escluso che ci sia anche un po’ di buona musica con qualche generoso volontario della banda di Nozzano. Hanno garantito che ci saranno anche Nilo Sartini il famoso portiere degli anni 60 e l’Aquilotto del Piaggione
Chi ci vuol incontrare per lo scambio degli auguri ci troverà in via Beccheria sabato pomeriggio.
#StateSereni che si sta meglio.
Come non si fa a non dare ragione al Professor Sereni? Quando una nostra concittadina direttore d’orchestra Beatrice Venezi “ lucchese” che non credo che abbia bisogno di presentazioni con un curriculum da fare invidia , viene chiamata a dirigere il concerto di Natale a palazzo Madama dico palazzo Madama davanti alle più alte cariche di Stato, e i giornali e le istituzioni locali non danno nessun rilievo a questo evento. Un minimo di scuse siano dovute al maestro, di cui molti lucchesi sono orgogliosi. Colgo l’occasione per fare gli auguri di Buon Natale ricordando l’invito di Umberto per il 24/12 ore 16.00 sotto loggiato del bar Pinelli per una sbicchierata in amicizia.
Preciso, diretto, corretto e sereno. C’è poco da fare, un errore è un errore e va rimediato. Con buona pace di quelli che :” …ma io?” …”e devo fa sempre tutto io? Allora ditelo!” …”e io c’avevo penso ( Lucchese largo, volgare, di campagna zona “Piana” Paganino-Antraccoli-Toringo…), n’ho anco telafano, ma ‘un ‘risponde mai leillì!” ( Lucchese stretto zona Otreserchio, Maggiano, Cantignano, Pieve). Bene. Anzi , male. Se la Giunta al gran completo è scesa nel “cerchio maggico” ( il Grande Raccordo Anulare.., accidenti a Cavour…), per farsi fotografare con il vestito buono al tavolo delle conferenze della Camera, potevano anche mandare un mezzo Assessore, un quasi Consigliere, un messo comunale con un fascia striminzita ad accompagnare il Direttore Venezi. E’ una ragazza di Lucca. E’ una eccellenza di Lucca ! Era opportuno. Doveroso. Ma niente, la classe non è acqua ; chi ce l’ha ce l’ha e chi non ce l’ha..non se la può dare, come il coraggio di Don Abbondio. Il Sereni, serenamente e sopratutto opportunamente, lo ha evidenziato e ricordato. Si rimedi, e che il tappino non sia più visibile del buco.
Caro Sereni, ma se quest’amministrazione ha spinto ai massimi livelli il grande maestro Veronesi, che infatti anche per il capodanno fa tutto lui, come vuoi che ci sia posto per la Venezi?
Forse se la Venezi va a fare l’inchino al grande maestro che ha portato il pucciniano di Torre del Lago ai livelli di risonanza mondiale, ai massimi premi artistici, forse allora un piccolo posto anche per lei lo trova.