La metto giù chiara e forte. “Non ci siamo!” Mi riferisco alle rumorose turbolenze cartacee che nei giorni addietro hanno oscurato il cielo pucciniano: al punto in cui siamo è ragionevolmente da prevedere che la cosa possa addirittura finire in tribunale. Il tono e le parole dello scontro sono così aspri e aggressivi che una ricomposizione pacifica appare impossibile.
Tra i contendenti – da una parte quello che resta delle smarrite truppe PD e dall’altra il maestro Alberto Veronesi – volano insulti che sfiorano la diffamazione. Le pagine dei giornali cittadini fanno fatica a stare dietro a questa eruzione piuttosto insolita per le abitudini lucchesi.
Un’idea la gente che l’ha seguita se l’è fatta: ed è questa: “Da questo can can, variamente orchestrato, a rimetterci sono Puccini e Lucca”.
Stando così le cose è proprio il caso che chiunque abbia a cuore il buon nome della città e non voglia assolutamente veder bruciare la grande occasione promozionale rappresentata dall’appuntamento con il Centenario Pucciniano (2024) intervenga e cerchi di raffreddare i bollori, di calmare le acque, di rimettere in riga i rissosi contendenti.
Tertium non datur, come avrebbe detto il sommo Aristotele: se dalla velenosa bega non si esce il prima possibile possiamo scordarci le Celebrazioni Pucciniane.
Per quanto mi è possibile, se non altro in coerenza con il titolo di questa rubrica che vuole dare espressione alla mia congenita identità, voglio recare un contributo che serva a rasserenare il fosco cielo pucciniano.
Ci provo, ma non è detto che ci riesca. Parto da una considerazione che non è scontata, ma che può aiutare a dare alle attuali polemiche il loro giusto peso nell’ambito della più vasta vicenda cittadina. Della polemica pucciniana possiamo dolerci, ma non dobbiamo meravigliarci. Stava giù tutta nelle premesse della composizione del Comitato al quale il governo ha affidato le Celebrazioni Pucciniane.
Il fatto che alla sua presidenza venisse collocato il maestro Alberto Veronesi, che il sindaco Pardini aveva nominato presidente della Fondazione Puccini, non poteva certo passare senza sollevare irate reazioni in casa PD. Ancora scottati dalla inopinata batosta alle elezioni amministrative, che in parte attribuivano all’obliqua mossa del maestro Veronesi (disattendendo ai capibastone, che alle sue spalle si erano accordati con Raspini, il maestro era passato con Pardini) Raspini e i suoi sodali hanno visto in questa promozione di Veronesi la prova provata del saldo del suo voltafaccia e, di conseguenza, hanno deciso di fargliela pagare. Una reazione comprensibile ed anche preventivabile: di certo è che con queste premesse il Comitato delle Celebrazioni partiva zoppo e diventava il luogo di un esasperato conflitto politico che non poteva tardare a manifestarsi.
E così è stato, come attestano le cronache di questi giorni. Che di tanto si trattasse lo hanno rivelato le uscite dei cannonieri PD che hanno alzato il tiro contro il sindaco Pardini, sollecitandolo a rimuovere Veronesi dai suoi incarichi. Il fuoco dell’artiglieria PD è stato aperto dal segretario del Comitato Comunale, che ha sganciato una bordata da 420 al quale poi è seguito con i calibri di minore potenza il coro dei consiglieri comunali. Tutto sommato si trattava di artiglieria di nulla efficacia, tipica di chi non è aduso ad adoperare queste armi: pretendere che il sindaco Pardini, per compiacere l’opposizione, tornasse sui suoi passi e si rimangiasse la scelta fatta, squalificandosi di fronte alle città, è di una ingenuità da asilo d’infanzia. Ma tant’è, questo è quello che passa il convento PD.
Che, una volta imboccata questa strada sarebbero andati poco lontano se ne sono resi conto anche in casa PD e per rimediare hanno deciso un cambio di passo: ancora fuoco su Veronesi al fine di mettere in evidenza la sua inadeguatezza a guidare il Comitato. Nella foga dell’attacco non si è badato alle misure ed il duo Raspini-Mammini, ai quali era stata affidato l’attacco, hanno utilizzato argomenti che sfiorano la diffamazione, arrivando ad adombrare nel maestro Veronesi l’intenzione di approfittare dei fondi a disposizione del Comitato. Dal canto suo Veronesi ha replicato per le rime definendo Francesco Raspini un “pagliaccio” e denunciando le male arti con le quali i membri del Comitato riconducibili al PD in questi mesi hanno cercato di sabotare i suoi lavori.
Ad oggi, mercoledì 11 gennaio 2023, siamo a questo punto. Ma da qui si deve uscire. Lo faccia chi può.
Questa è la mia proposta: Il sindaco Pardini convochi una seduta straordinaria del Consiglio Comunale dedicata alla illustrazione del programma delle Celebrazioni Pucciniane e inviti a parteciparvi il maestro Veronesi con il compito di tenere la relazioni e sull’attività fin qui svolta e di presentare le linee guida del Comitato.
Basterà a placare le polemiche? Non è detto, ma di sicuro ne guadagnerà la trasparenza ed ognuno avrà modo di assumere le proprie responsabilità. Davanti alla città.
P.S.
Interpellato circa le sue impressioni di fronte alle turbolenze lucchesi, il maestro Puccini ci ha rilasciato questa dichiarazione: “Niente di nuovo nella città ingrata!”
L’attacco al maestro Veronesi, presidente per le celebrazioni del centenario di Puccini, da parte di una opposizione che non riesce a digerire la sconfitta elettorale, come evidenziato benissimo nell’articolo di Umberto, non porta beneficio alla nostra Lucca, e manca di rispetto al maestro Puccini. Mi auguro che venga preso in considerazione e adottato il suggerimento del Sereni di convocare un consiglio comunale straordinario, con la presenza di Veronesi e dare linee guida al comitato.
Viva Giacomo Puccini.
Pare proprio che la battaglia sia così aspra. Certamente la sinistra PD é un partito in netta decadenza anzi quasi finito. NOn sanno più che pesci prendere, perciò sarebbe bene che il Sindaco ci mettesse la faccia, e facesse chiarezza per il bene della città di Lucca. A ragione il prof Sereni si perde una occasione unica per il centenario di Puccini; occasione che tutti i lucchesi si augurano di celebrare. Per questi motivi è bene che la cosa si chiarisca. Onore al maestro Puccini.
Mi spiace far presente a Umberto che questa volta il suo interessante intervento non vuole cogliere il punto essenziale chiaramente enunciata nella lettera dei Sindaci. Il PD non è presente nel Comitato. Nel Comitato ci sono le Istituzioni, e queste hanno espresso un giudizio chiaro di inadeguatezza sulla guida dello stesso. La vicenda Veronesi nel Comitato è ormai chiusa, non c’è Consiglio Comunale che tenga.
…Panchieri… un bel tacer non fu mai scritto, mi creda…
Panchieri, sopra: ” …..non c’è Consiglio Comunale che tenga !”……………………………. poco dopo….: Comitato per le celebrazioni pucciniane: i gruppi consiliari del centrosinistra lucchese – Partito Democratico, Lucca Futura, Sinistra con Lucca, Lucca è un grande noi, Lucca Civica-Volt-Lucca è popolare – chiedono il consiglio comunale straordinario.
….???? Panchieri, ma è sicuro ? Ma ci parla con i suoi? Vi sentite mai? Avete un dialogo almeno tra di voi? Ma si rendi conto di che figura ha fatto ?
La telenovella continua, speriamo che per il bene dei lucchesi la cosa si sblocchi nella migliore maniera possibile, così il centenario del grande GIacomo Puccini sia celebrato a fare felici tutti