San Paolino è il patrono della città di Lucca e viene festeggiato nella giornata del 12 luglio. Ma come mai è stato scelto proprio questo Santo come protettore della cittadina lucchese? Le fonti non sono certe al riguardo, ma pare che San Paolino fosse stato il primo vescovo di Lucca, già intorno al I secolo d.C., arrivando in riva al Serchio addirittura da Antiochia. Sembra che proprio San Pietro avesse ordinato a San Paolino di andare a convertire al cristianesimo la popolazione della città e, qui sarebbe andato incontro alla persecuzione – impartita dall’imperatore romano Nerone – e al definitivo martirio.
Il culto di San Paolino avvenne con il ritrovamento delle reliquie nella chiesa di San Giorgio, appena quest’ultima fu abbattuta per far spazio alle nuova cerchia di mura, quella rinascimentale. Il rinvenimento di tali reliquie fu messo in relazione agli avvenimenti narrati nella Passio di Torpè, in cui si narrava di un eremita del Monte Pisano, un certo Antonius, che battezzava persone e seppelliva spoglie di martiri. Tra le tombe di questi ultimi venne scoperta quella di Paolino, vescovo e discepolo di S. Pietro apostolo, primo vescovo di Lucca. Da quel momento la devozione in San Paolino crebbe moltissimo e fu innalzata la chiesa dei Santi Paolino e Donato, al posto della vecchia chiesa di San Donato.
Il miracolo di San Paolino, raffigurato in una tela presente nella chiesa omonima, consisterebbe nell’intervento verificatosi in occasione delle celebrazioni del 12 luglio 1664, quando uno dei cannoni nella piazza del baluardo san Donato, che avrebbero dovuto sparare a salve per omaggiare il santo, scaricò invece una raffica di mitragliatrice su un numero cospicuo di fedeli che stava entrando da porta San Donato, senza però che nessuno di essi ne rimanesse gravemente ferito.