E’ stato reso noto negli ultimi giorni che dal mese di aprile la Biblioteca Statale di Lucca non sarà più operativa e ricettiva al pubblico, per carenza di personale. Una notizia triste per la città e per la sua sfera culturale, che vedrebbe privarsi di un assoluto riferimento territoriale. Ma le reazioni non sono tardate a giungere ed hanno acceso una lucente fiammella di speranza. L’associazione culturale Amici del Machiavelli, Aps, il Comitato di Lucca della società Dante Alighieri ed il centro di cultura di Lucca dell’università Cattolica, hanno infatti promosso una petizione pubblica, rivolta – si legge – “A chi ha la facoltà e il dovere di intervenire, al fine di scongiurare questa evenienza i cui effetti negativi – vista l’importanza di questa istituzione – ricadrebbero sulla cultura cittadina, italiana ed oltre”.
La petizione può essere sottoscritta fino al 28 febbraio in modalità informatica, tramite il sito www.amicimachiavelli.it od in modalità tradizionale su specifici moduli cartacei. I promotori confidano nella collaborazione di tutti coloro che hanno attenzione alle sorti della cultura. Ecco il testo integrale della suddetta petizione, denominata “No alla chiusura della Biblioteca Statale di Lucca”.
“I sottoscritti donne e uomini convinti che la diffusione della cultura sia l’unica garanzia delle libertà democratiche, preso atto che la Biblioteca Statale di Lucca sta per chiudere per mancanza di personale, considerato che la chiusura reca grave danno alla città, perché viene a mancare non solo un essenziale luogo di incontro e scambio culturale, ma anche il luogo deputato alla custodia della tradizione culturale locale; agli studiosi e ai ricercatori, che vedono venir meno la possibilità di consultare le sue ricche collezioni, importantissime per lo studio della formazione della cultura europea dal Medioevo fino almeno alla metà del XIX secolo; agli studi internazionali, perché viene meno anche la possibilità di ottenere riproduzioni di opere uniche, basti pensare al Liber divinorum operum di Ildegarda di Bingen, all’edizione di Lucca dell’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert, alle lettere di Puccini; considerato che in assenza di personale, anche le funzioni di conservazione del patrimonio subiscono grave pregiudizio, chiedono che il ministro intervenga assegnando unità di personale in tempo utile per scongiurare la chiusura prevista per l’1 aprile 2021, quando saranno venute meno le condizioni di sicurezza per consentire l’apertura al pubblico”.
Alla mobilitazione si è prontamente unita unita anche la giunta comunale di Lucca, con il sindaco Alessandro Tambellini che si è esposto in prima persona:“Leggo con preoccupazione che questo nostro istituto primario di cultura, custodia, conservazione e divulgazione di opere librarie e documenti straordinari dall’1 aprile chiuderà per mancanza del personale. Assieme all’assessore alla cultura Stefano Ragghianti all’assessora alla continuità della memoria storica Ilaria Vietina, agli altri amministratori e parlamentari lucchesi mi rivolgerò subito al Mibact perché la chiusura venga evitata: le biblioteche sono il presidio culturale più importante, tenerle chiuse significa smobilitare una parte fondante della nostra repubblica sul territorio”.