Riccardo Bergamini torna nuovamente in Himalaya per tentare la salita del monte Cholatze, una delle vette più complicate, ad un’altezza di 6444 metri. In pochi rischiano di cimentarsi con questa montagna che è poco frequentata e difficilmente scalata a causa delle asperità tecniche molto alte. Per arrivare alla sua sommità sarà necessario percorrere e attraversare esili creste di neve e di roccia, superare tratti molto esposti, scalare ripide pareti, aggirare enormi meringhe di ghiaccio, mentre si è circondati da panorami unici al mondo. Questa è la nuova avventura dell’alpinista lucchese, che tiene fede alla promessa fatta a inizio anno, quella di tornare a fare imprese tra le montagne più alte del mondo.
Stavolta non si tratterà di una scalata soltanto per la gloria personale, ma si parla anche di solidarietà. A Katmandu, la capitale nepalese, Bergamini visiterà una scuola elementare creando uno scambio culturale con la scuola primaria di Vallebuia (Lucca), portando in dono materiale scolastico, disegni e lavoretti dei nostri studenti oltre a gustosi biscotti gentilmente concessi dalla pasticceria “Giotto”, locale situato dal 2005 all’interno dell’istituto carcerario di Padova, fianco a fianco con i detenuti. La partenza dall’Italia dell’alpinista lucchese sarà il 31 ottobre e la spedizione alpinistica avrà una durata di circa un mese. “Ritornare in Himalaya, dopo lo stop forzato di due anni causa covid, mi rende carico ed emozionato. La vita non può e non deve fermarsi. Ognuno di noi, nel suo piccolo, ha in mano il proprio destino, mai arrendersi. Rivedrò dal vivo montagne di oltre 8000 mila metri che ho scalato, tornerò a fare alpinismo d’alta quota, attraverserò una valle meravigliosa e unica al mondo. La preparazione atletica è stata dura e meticolosa, le sensazioni sono positive, non resta che provarci”, racconta Bergamini.
Il grande atleta nostrano è stato ricevuto dal sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, che in rappresentanza di tutta la città ha espresso i migliori auspici per la prossima azione sull’Himalaya. Bergamini ha ulteriormente aggiunto: “Per me è come tornare a casa dopo un lungo viaggio e mi ritengo fortunato a poter rivivere certe emozioni. Fisicamente sono al top e mi sento pronto senza timori”. L’alpinista ha voluto fare un ringraziamento anche a tutta la grande squadra degli sponsor che ha permesso di poter tornare sulla grande catena montuosa orientale, a partire da: Acelli, BFG Rappresentanze Industriali, BioNatura, Campo Base Ferrino Shop Lucca, Davide Codega Carrara, Guzman Bistrot, Pasticceria Giotto Padova, Pizzeria Sbragia, Raleri Bologna, Sanvido Industrial Plants Parma, Touring Club Italia, Village Abetone.