Bergamini e Stella potrebbero essere stati i primi italiani a raggiungere la vetta del Khosar
Sempre più vicino al cielo, poi il traguardo: Riccardo Bergamini, insieme a Matteo Stella di Courmayeur, ha raggiunto la vetta del Khosar Gang in Pakistan.
“News dal Pakistan – aveva scritto cinque giorni fa -. Partiti da Sildi (2400 metri) per attrezzare il campo base a 3780 metri. Ieri montato direttamente il campo 2 a 5220 metri. Oggi meritato riposo“. Poi il traguardo: “Vetta raggiunta! 6401 metri, quattro giorni di passione“.
L’alpinista lucchese ha scalato 6mila 401 metri, con oltre 5000 metri di dislivello di salita, tra pareti di ghiaccio e neve, nonostante in Pakistan non vi sia ora la stagione ideale per le scalate. “Non sarà facile soprattutto per la stagione, ci aspettano temperature rigidissime”, aveva dichiarato durante una conferenza stampa in cui annunciava la sua nuova missione.
L’alpinista lucchese è salito con il gagliardetto della Lucchese. Gli era stato consegnato in occasione della gara casalinga contro la Torres.
Si attende ora l’ufficialità delle autorità pakistane, ma Bergamini e Stella potrebbero essere stati i primi italiani a raggiungere la vetta del Khosar.
La bandiera italiana sventola quindi anche lassù, una soddisfazione nazionale, ma anche tutta lucchese.
Riccardo Bergamini racconta il proprio mondo dalle vette più alte del Paese, fra la neve, il ghiaccio e i boschi, con perseveranza, dedizione, fatica, ma anche tanta passione.
Spesso si è spinto oltre gli 8.000 metri, come quando ha raggiunto il Cho Oyu (8.201 metri di altitudine) in Tibet, o il Manaslu (8.163 metri) in Nepal. Ma le sue avventure lo hanno portato anche in Sud America quando ha raggiunto il punto più alto dell’Alpemayo (5.947 metri) in Perù, o in Nord America come l’anno scorso quando è stato sul monte Denali (6.194 metri), in Alaska.