Vi è stato un tempo non troppo lontano in cui sulle Mura urbane di Lucca si poteva circolare liberamente con l’automobile, anche se sembra impossibile con gli occhi di chi vive il presente, ma le cose andavano proprio così. L’arborato cerchio – in questo modo Gabriele D’annunzio aveva battezzato le mura lucchesi nelle “Città del silenzio” – è stato per un gran numero di anni una sorta di piccola circonvallazione per la viabilità lucchese, fino a quando qualcuno poche decadi fa ha detto basta e ha trasformato quei 4,2 chilometri in un paradiso per chi vuole passeggiare, correre e muoversi in bicicletta. Facendo però un tuffo nei ricordi, si può constatare come agli inizi del secolo scorso le prime automobili circolavano sulle Mura su strade polverose, senza la lingua di asfalto che abbiamo oggi, poi con il boom economico e con la diffusione delle quattro ruote come fenomeno di massa, le Mura cominciarono a divenire una vera e propria passerella di auto che si muovevano avanti e indietro intorno al centro storico.
La strada era ormai divenuta asfaltata, si poteva parcheggiare, anche selvaggiamente in mezzo ai platani, si poteva sostare a cuor leggero. Ai vari incroci in corrispondenza dei tanti varchi tramite i quali si poteva salire sopra la cinta rinascimentale, sovente si poteva fare un incontro con un vigile urbano, armato di paletta e fischietto. Nel corso degli anni ’60 non era impossibile imbattersi in qualche scontro tra utilitarie, gli incidenti infatti erano all’ordine del giorno, e proprio ai vigili era richiesto l’intervento per gestire la circolazione delle vetture. Ma non solo le automobili si muovevano sopra questo storico monumento cittadino, anche le corriere avevano i loro appositi spazi. I bus transitavano su e giù tra le fermate dislocate sul perimetro delle Mura, facendo salire e scendere il loro carico di persone. In quest’epoca quasi spensierata nei racconti di chi l’ha vissuta, qualcuno narra di aver addirittura imparato a guidare l’auto sopra le Mura, tanto che le agenzie di scuola guida del centro storico facevano salire gli apprendisti dalla salita del “Caffè delle Mura” per poi scendere in zona Porta Santa Maria. In un’epoca in cui il turismo di massa era ancora lontano, in molti si recavano sui baluardi in auto per fare un pic-nic.
Gli aneddoti e i ricordi di quel tempo sono infiniti, ognuno ha nel suo cuore qualcosa di indimenticabile legato a quel periodo storico. Ma la scelta di vietare il transito sulle Mura è stata ampiamente ripagata, oggi possiamo godere di uno spazio unico e invidiato in tutto il mondo, un’area pedonale in cui godere a pieno della bellezza di Lucca.
CREDITI FOTO: ALAIN VANNUCCHI