Tutti quanti conoscono a grandi linee la storia delle Mura di Lucca, la cinta muraria che delimita il perimetro del centro storico per 4,22 chilometri. Le attuali Mura sono uno degli esempi di fortificazione alla moderna meglio conservati di tutto il panorama europeo, seconde soltanto a quelle di Cipro, che si estendono per una superficie di 4,5 km. Le Mura sono nate in periodo rinascimentale e sono un sincero manifesto di un’opera ingegnosa e dispendiosa, cominciata nel 1504 e terminata nel 1648. Sono state concepite ovviamente per scopi difensivi e deterrenti, per proteggere la cittร dalle mire espansionistiche dei vicini – specialmente di Firenze – anche se questo non accadrร mai.
La struttura รจ composta da 12 cortine e 11 baluardi, ma nonostante ciรฒ nessuno ha messo in pericolo la sua vita immolandosi per Lucca, nessuno ha mai visto un vero e proprio assedio ai piedi dalla cittร , nemmeno da parte di fiorentini o pisani. In un episodio molto importante, tuttavia, le Mura di Lucca hanno protetto il suo centro cittadino quando il nemico non era umano, ma un elemento della natura nel pieno della sua forza: il Serchio. Il fiume tanto amato ha spesso causato gravi problemi a Lucca con le sue alluvioni, una delle piรน dolorose fu quella del 1812. Il 18 novembre di quell’anno il Serchio uscรฌ con violenta forza dai suoi argini, arrivando fino a minacciare la cittร e in quel frangente le Mura si issarono a protezione dalla furia delle acque. Tutte le porte furono sbarrate e la popolazione corse ai ripari utilizzando materassi e pagliericci per fornire un ulteriore ausilio alla difesa dall’alluvione.
Elisa Bonaparte, Principessa di Lucca, durante quelle terribili giornate fu issata su un bilanciere per rientrare all’interno delle Mura, che non furono riaperte al suo passaggio, ma lasciate sbarrate per non far entrare le acque furiose. Durante quell’alluvione sette persone persero la vita, ma senza le Mura con la sua difesa, il bilancio sarebbe potuto essere sicuramente piรน disastroso.