A Lucca si mescolano le carte, si stringono nuove alleanze e si cercano di ribaltare gli attuali assetti economico-politici cittadini. Lo sappiamo, gli equilibri si sono persi a causa di una gestione quasi assolutistica da parte dei vari protagonisti, che non si sono neppure preoccupati di far sembrare che le cose fossero più partecipate e condivise.
Inutile girarci intorno: l’affaire Ex-Manifattura ha di fatto scoperchiato il vaso di Pandora, evidenziando una contrapposizione forte che, tuttavia, ha radici lontane e risalenti nel tempo. La città si è letteralmente divisa, con spaccature politiche trasversali che hanno interessato i cittadini e le associazioni di categoria, l’Amministrazione e la Fondazione Cassa di Risparmio.
Un’operazione dagli innumerevoli colpi di scena, quella targata Coima-FCR, avvolta in una strana nebbia che – se anche non vi fosse niente di strano, come sostiene chi tiene in mano le redini della questione – ha comunque insinuato il dubbio in molti. Tutto il resto è semplicemente venuto dopo, dalle ringhiere sulle Mura alle diatribe interne a Confcommercio. Un malcontento diffuso che – come dimostrano le recenti dimissioni del noto ristoratore Benedetto Stefani – sta venendo fuori tutto insieme.
E ora? Sono interessanti le possibili conseguenze da un punto di vista politico: l’attuale centrosinistra è ancora arroccato nel Palazzo, il centrodestra sta sempre contando i bottoni per capire cosa fare e chi lanciare. I civici, invece, si stanno muovendo liberamente e neppure troppo sottotraccia.
Non sembra inverosimile un fronte unico degli scontenti, con un proprio candidato Sindaco autorevole e credibile. Il movimento che fa capo a Santini; la minoranza della Fondazione opposta a Marcello Bertocchini (e dunque a Lattanzi e a Maria Lina Marcucci); i critici di Pasquini in Confcommercio: questi i possibili protagonisti. E sullo sfondo? Azione e Italia Viva, con quella vecchia volpe politica che risponde al nome di Marco Remaschi in cabina di regia.
Vecchi legami – Marcucci/Remaschi ; Santini/Remaschi – di amicizia e anche di odio profondo, ma che potrebbero segnare il futuro prossimo della città. Se dovessimo fare un nome, tutto sembra far ritenere che la persona idonea a candidarsi come Sindaco sia proprio Lodovica Giorgi, penalista di lungo corso e volto noto in città. Una figura di rilievo che potrebbe davvero mettere d’accordo molti e sparigliare definitivamente le carte.