L’equinozio di primavera è passato già da 15 giorni, eppure Lucca e l’intera Toscana sono piombate di nuovo nel gelo invernale. Un crollo delle temperature così vertiginoso da aver portato non solo freddo, vento e pioggia, ma anche neve in questi primi giorni di aprile. Una condizione anomala, che fa gioco agli impianti sciistici dell’Abetone e della Val di Luce, che hanno dovuto affrontare un inverno zoppicante dal punto di vista degli affari.
Un po’ come Pollyanna, protagonista dell’omonimo romanzo di Eleanor H. Porter, anche i proprietari delle attività che ruotano attorno alla montagna hanno trovato il lato positivo in questa situazione meteorologica così instabile, che continua a procrastinare l’arrivo della bella stagione. Così, alla luce del manto nevoso che ha imbiancato la Garfagnana e l’intero arco appenninico toscano fino a medie quote durante il primo fine settimana di aprile, Multipass Abetone (Consorzio che riunisce gli impianti di risalita dell’Abetone) ha deciso di prolungare la stagione sciistica almeno fino a dopo Pasqua, mantenendo impianti e attività collaterali aperti.
D’altra parte, il settore dell’alta montagna ha faticato non poco anche quest’anno: sebbene più persone siano tornate a frequentare le località sciistiche dell’Appennino, la ripresa è ancora lenta e il pieno degli anni pre Covid è ancora lontano. Sì perché, sebbene la pandemia sia ormai diventata la risposta a qualunque problema, in questo caso specifico non si può che riconoscere l’impatto che essa ha avuto sul comparto della attività sulla neve. Da un lato l’aumento dei contagi durante la stagione fredda, quindi persone chiuse in casa in quarantena soprattutto durante le Festività Natalizie e il tentativo di trovare misure contenitive che non fermassero l’intero settore; dall’altro una instabilità economica che ha portato molte famiglie a dover limitare le occasioni di svago e viaggio, nonostante la voglia di “normalità” dopo due anni di lotta contro il Covid.
Eccezionali nevicate primaverili, fine dello stato di emergenza (proprio il 31 marzo scorso) e il progressivo abbandono delle misure restrittive precauzionali degli ultimi anni potrebbero portare le persone a optare per una Pasqua alternativa con tanto di grigliata sulla neve.
Anche perché, se le previsioni meteo avessero visto giusto, dovremmo sopportare freddo e, chissà, neve per ancora diversi giorni. Una condizione del tutto anomala, ma che negli ultimi tempi sta dando luogo a fenomeni quanto meno particolari con frequenza sempre maggiore. Molti ricorderanno le grandi nevicate storiche, talmente poderose da aver raggiunto la città e la Piana, regalando immagini di una Lucca che sembrava appena uscita da una fiaba.
Il 1985 è stato l’anno della grande nevicata, evento talmente eccezionale che tutti i genitori hanno scattato almeno una foto ai propri figli immersi nella neve cittadina. Ma la stessa situazione si è ripetuta nel 2005, poi nel 2010, nel 2018, per lo meno sempre nei mesi del più rigido freddo invernale, al massimo nei primissimi giorni di marzo. Quest’anno la neve non ha raggiunto la città, ma è comunque considerevole il fatto che diversi paesi della Media Valle del Serchio si siano ritrovati con 20 centimetri di neve il 2 e 3 aprile.
Almeno per una volta gli appassionati di sci e sport invernali potranno divertirsi in piena primavera su neve fresca e naturale, invece di quella artificiale sparata dai cannoni. Magari questo freddo gioverà davvero a far circolare a pieno regime un’economia sotto scacco da ormai troppo tempo.
Tariffario Multipass Abetone
Promozioni e nuove offerte sono in continuo aggiornamento, così come l’apertura di impianti e piste. Per informazioni si veda il sito www.multipassabetone.it