Se siete appassionati di storia e politica, forse vi siete chiesti quali sono le monarchie costituzionali oggi nel mondo. Si tratta di quei paesi in cui il capo dello Stato è un re o una regina, ma i suoi poteri sono limitati da una costituzione che garantisce i diritti dei cittadini e il ruolo del parlamento. In altre parole, il sovrano regna ma non governa.
Le monarchie costituzionali sono nate tra il XVII e il XIX secolo, quando le rivoluzioni liberali hanno messo in discussione l’assolutismo dei re e hanno chiesto maggiori libertà e rappresentanza politica. Alcune monarchie si sono trasformate in repubbliche, altre hanno accettato di condividere il potere con le forze democratiche.
Oggi le monarchie costituzionali sono piuttosto rare nel mondo. Secondo Wikipedia, ce ne sono solo 14: Belgio, Cambogia, Danimarca, Giappone, Giordania, Lesotho, Liechtenstein, Lussemburgo, Marocco, Monaco, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito e Spagna. Di queste, solo 12 sono in Europa.
Chi sono i reggenti di queste monarchie? Alcuni sono molto noti, come la regina Elisabetta II del Regno Unito, che regna dal 1952 e ha celebrato il suo giubileo di diamante nel 2012. Altri sono meno famosi, come il principe Luigi del Liechtenstein, che è reggente dal 2004 al posto di suo padre Giovanni Adamo II. Alcuni sono eredi di antiche dinastie, come il re Harald V di Norvegia, discendente di Harald I Dente Azzurro che unificò la Norvegia nell’872. Altri sono arrivati al trono più recentemente, come il re Filippo VI di Spagna, che ha succeduto a suo padre Juan Carlos I nel 2014.
Le monarchie costituzionali oggi hanno un ruolo prevalentemente simbolico e cerimoniale. Il sovrano rappresenta l’unità nazionale e la continuità storica del paese, ma non ha poteri effettivi sul governo e sulle leggi. Il capo del governo è il primo ministro, che è scelto dal parlamento eletto dai cittadini. Il sovrano può avere alcune funzioni consultive o di nomina, ma deve rispettare la volontà della maggioranza parlamentare.
Le monarchie costituzionali oggi sono diverse dalle monarchie assolute, che invece sono quelle in cui il sovrano ha il potere assoluto e non è vincolato da nessuna legge o istituzione. Le monarchie assolute sono ancora più rare delle monarchie costituzionali nel mondo. Secondo Wikipedia, ce ne sono solo sette: Arabia Saudita, Brunei, Eswatini (ex Swaziland), Oman, Qatar, Vaticano e Emirati Arabi Uniti. Di queste, solo una è in Europa: il Vaticano, dove il papa è il capo assoluto della Chiesa cattolica e dello Stato.
Le monarchie assolute oggi sono spesso criticate per la mancanza di democrazia e di rispetto dei diritti umani. Il sovrano può decidere a suo piacimento sulle questioni politiche, economiche e sociali del paese, senza dover rendere conto a nessuno. Il sovrano può anche controllare la religione e la cultura del paese, imponendo la sua visione del mondo agli altri.
In conclusione, le monarchie costituzionali oggi sono una forma di governo in via di estinzione nel mondo. Sono state superate dalle repubbliche parlamentari o presidenziali, che garantiscono una maggiore partecipazione e rappresentanza dei cittadini.
Eduardo
Mi scusi, non per fare il pignolo, ma nel suo interessante articolo c’è un errore di aritmetica: secondo il calcolo che riporta le monarchie costituzionali europee sono 9 e non 12: Belgio, Danimarca,
Liechtenstein, Lussemburgo, Monaco, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito e Spagna. Mi sembra inoltre che manchi la Svezia.
Osservazione corretta. Il nostro Eduardo ha fatto un po’ di confusione.
Tecnicamente sono effettivamente 12 le reggenze monocratiche vitalizie ma nell’elenco citato sono solo 9.
Al 2022, rimangono dodici monarchie sovrane in Europa:
– sette sono regni (Danimarca, Norvegia, Svezia, Regno Unito, Spagna, Paesi Bassi e Belgio),
– tre sono principati (Andorra, Liechtenstein e Monaco),
– mentre è presente un solo granducato, il Lussemburgo.
– La Città del Vaticano è uno Stato retto da un Papa eletto da cardinali selezionati dal precedente Papa tra ecclesiastici.