Maria Miccoli è un’ala di venticinque anni, che ha scelto di tornare nelle fila della Gesam Gas e Luce Le Mura Lucca, dopo due anni vissuti a Ferrara, con la casacca della Pallacanestro Vigarano. Triestina di origine, Maria è stata una delle protagoniste che nel 2016/2017 ha fatto sognare una città interna grazie allo scudetto conquistato con Le Mura, la squadra nella quale ha deciso di tornare per proseguire nel proprio percorso di crescita sportiva. La conoscenza della città e il bel rapporto costruito con essa in passato, sono stati ingredienti ideali per farla tornare in riva al Serchio e scrivere nuove importanti pagine di sport.
Maria, si può dire che tu abbia costruito un legame con la città di Lucca, da che cosa è dipeso?
Tutto nasce quattro anni fa, l’anno in cui la squadra ha vinto lo scudetto. In quell’occasione fu tutto perfetto, la formazione era ben costruita e soprattutto eravamo un gruppo molto affiatato sia dentro che fuori dal campo. La città mi ha conquistata perché – prima di tutto – è bellissima, poi non è troppo grande, anzi si potrebbe dire a misura d’uomo. Rispetto ad altre realtà, Lucca non è caotica, non vi è tanto traffico e soprattutto è circondata dal verde. Quindi, quando quest’anno ho ricevuto la chiamata a tornare dopo due anni giocati altrove, ho risposto subito di sì. Sapevo che era il luogo giusto per migliorare le mie ambizioni personali, dato che sentivo di cambiare.
Nonostante gli impegni e le difficoltà, riesci a vivere la città?
Nell’ultimo periodo mi riesce molto poco vivere la città. Purtroppo sia per gli impegni di squadra, che per le difficoltà generali dovute alla situazione di emergenza sanitaria che ci circondano, mi è quasi impossibile. Ad ogni modo, nei momenti liberi, io e le mie compagne di squadra approfittiamo per passeggiare sulle mura e nelle vie del centro, che sono speciali.
Cosa ti ha colpito di più di Lucca?
È una domanda difficile alla quale rispondere, ci sarebbero tante cose da dire. I lucchesi se presi nel modo giusto sono molto disponibili e pronti ad aiutarti, come accade spesso in società. Poi come ti ho detto, l’ambiente cittadino e il suo clima così sereno sono elementi molto importanti, la tranquillità che si respira per me è una bella virtù.
Tu sei l’unica reduce del Basket Le Mura che vinse lo Scudetto nel 2016/2017. Secondo te, è impossibile ricostruire una squadra del genere?
Sì, è difficile costruire una squadra come eravamo noi in quell’anno speciale. Per riuscire a formare un team così, bisogna calcolare tutto alla perfezione, non tralasciando nessun punto. Poi oltre al talento, è necessario creare tra le giocatrici una coesione che permetta di capirsi bene in campo e fuori. Basti guardare squadre come Schio e Venezia, costruite per vincere che nonostante tutto fanno fatica. Poi non bisogna dimenticare l’importanza che riveste il ruolo della fortuna, la quale ti porta verso traguardi inaspettati. Dell’anno dello scudetto conservo un ricordo bellissimo, sia come squadra che come società, e ciò non è poco.
Quali sono i tuoi obiettivi personali circa la stagione in corso?
A livello personale, il mio obiettivo è quello di migliorarmi anno dopo anno. Dopo due stagioni buone alla Pallacanestro Vigarano, avevo il desiderio di aspirare a qualche posizione di media-alta classifica. Purtroppo, abbiamo avuto tanta sfortuna fino a qui, le cose ci hanno girato male fin da subito, anche per colpa di qualche addio improvviso da parte di alcune giocatrici. Il Covid-19 poi ci ha complicato le cose, bloccandoci per oltre due mesi e impedendoci – fino a qui – di raggiungere gli obiettivi fissati a inizio anno. Noi faremo tutto il possibile per riemergere dalle difficoltà, cercando di portare a casa molte vittorie e lottando anche contro la mala sorte.
Pensi di continuare ancora a giocare a Lucca?
È ancora presto per dirlo, abbiamo ancora tutta una stagione davanti e al momento non posso sbilanciarmi. Vedremo più in là.
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