Magnolie a Lucca

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Lo straordinario spettacolo della fioritura delle magnolie in Corso Garibaldi.

A Lucca, centro storico, c’è un lungo viale chiamato “Corso Garibaldi”.

Una volta era percorso da un lungo fossato che proviene da nord, ed esce all’altezza della ex-Caserma “Lorenzini”. La grande portata di acqua, oltre a rifornire la zona est della città chiamata non a caso “Gli Orti”, assicurava la necessaria forza motrice agli edifici industriali lungo i due lati delle mura medievali; mulini, cartiere, ecc.

Nel 1821 Maria Luisa di Borbone, riprendendo un vecchio progetto del 1781, fece coprire (tombare) il fosso nella parte sud, tra i baluardi di San Colombano e quello di San Paolino, al fine di realizzare una strada passeggiabile e destinata ai “corsi carnevaleschi”.

Il lungo tratto coperto venne inizialmente chiamato “ Via dei Fossi Coperti” (al plurale anche se in effetti il fosso è uno), tanto che nelle vecchie carte topografiche la caserma era denominata “…dei Fossi Coperti”; successivamente verrà chiamato “Via del Corso”, l’unico “Corso”  a Lucca, e  per valorizzare l’importante figura risorgimentale verrà quindi intitolato a Giuseppe Garibaldi, diventando “Corso Garibaldi”.

Il Corso venne quindi ingentilito lungo i lati dalla piantumazione di numerose magnolie soulangeane una pianta importata da Elisa Baciocchi, in diverse varianti di colori. Ritroviamo le magnolie a Lucca anche cortile della Scuola “Pascoli” in Piazza Santa Maria Forisportam, nel Giardino Botanico, o nel parco della Villa Reale a Marlia.

Queste piante, al momento della fioritura, regalano uno spettacolo di straordinaria bellezza.

Una panoplia di colori delicati, intensi e profumati che offre una vista indimenticabile. Fiori bianchi, viola, rossicci, che durano circa una settimana.

Il Corso Garibaldi in questi giorni è davvero bellissimo. Un evento floreale di una bellezza straordinaria. Incredibile. Mozzafiato! Tutte le persone che si affacciano dalle Mura rimangono affascinate ed è un continuo scattare foto.

Senza tema di smentita possiamo dire che è paragonabile alla bellissima fioritura della lavanda in Val di Norcia. Un colpo d’occhio fantastico.

E con me concorda la brava giornalista Barbara Antoni che ha scritto sul Tirreno proprio recentemente un lungo e appassionato articolo sul tema e sulla sua possibile valorizzazione turistica.

Mi ha fatto venire un mento che avevo avuto la stessa precisa idea una ventina di anni fa…

Come noto mi diletto a fare qualche scatto fotografico. E ragionando su questo argomento, assieme ad altri amici, tempo addietro ci venne in mente di organizzare un evento fotografico relativo a questo spettacolo. Un cosiddetto “workshop fotografico”, chiamato “Magnolie a Lucca”.

Questo era il tema: un laboratorio fotografico durante quale far confluire a Lucca un bel po’ di fotografi per fotografare il viale con le magnolie fiorite nelle varie luci. Mattino, tramonto, sera… Il mondo dei fotografi è ampissimo e molti di essi si spostano continuamente per fotografare questi paesaggi o temi colorati; basti pensare a Castelluccio di Norcia, la Maremma, le terre senesi, il Carnevale di Venezia ecc…

L’idea, veicolata inizialmente su alcuni gruppi di appassionati locali piacque immediatamente: sarebbe stato un successone!

Il viale è davvero bellissimo, e poterlo fotografare in fiore sarebbe stato un ulteriore importante veicolo pubblicitario della città!

Anche un imbecille lo capisce.

A Lucca c’era un importante negozio di materiale fotografico che faceva parte di una catena; poi alcuni sciagurati lo hanno depredato per tre volte e il proprietario si è un attimo scocciato e ha quindi chiuso la sede locale. Ma questa è un’altra storia. Al tempo che lo frequentavo, era il punto di ritrovo di molti appassionati e avevo avuto modo, tramite il gestore, di contattare preventivamente alcuni responsabili di importanti “brand” fotografici, esponendo l’idea, e questi ultimi avevano dato subito la loro adesione! Queste cose le cercano con il lanternino…

Si muove tutto un mondo su questi argomenti. I “photomakers” son sempre pronti a buttarsi a scattare in tutte le situazioni belle, ingenerando un flusso turistico non da poco!

Bene.

Tutto procedeva per il verso giusto, l’idea c’era. La “location” pure.

Vado a parlare con i referenti della Amministrazione, per rimanere sul vago… 4 o 5 amministrazioni fa…

Parlai a lungo con uno/una… decisionale, diciamo, che era proprio responsabile della promozione “cultura e turismo”.

Gli spiegai per benino il progetto: sarebbe bastato liberare dalle auto in sosta per un fine settimana il Corso, rimuovere nei limiti del possibile la cartellonistica e il gioco era fatto.

È anche una cosa semplice. Lo abbiam fatto per la visita del Presidente Mattarella di sgomberare le auto; per due/tre giorni in un anno non muore nessuno. Le grandi marche di fotografia arrivavano con i loro pullman aziendali, c’è un movimento positivo di persone assolutamente tranquille e pacifiche (avete mai visto un fotografo far confusione come gli ultras?). Poi immagini fotografiche che avrebbero girato il modo in tempo reale.

Io credo che una cosa così semplice e facile la capisce anche uno di 5°, come si diceva una volta.

L’idea era questa alla fine, semplice, funzionale e promozionale “a gratis”! Sfruttando la naturale bellezza del Corso Garibaldi in fiore. Non è neanche difficile.

Le riposte furono in sequenza:

  • Soldi non ce n’è!
  • Ma che vuoi fare?
  • E perché?
  • Come mai?
  • Ma dove?
  • Ma come si fa?
  • No, perché vedi… allora si potrebbe anche…
  • Ma se voglion fotografare han voglia loro…
  • E che ci incastra il Comune?
  • E poi per la viabilità come si fa?
  • E chi la sente la Metro (?)
  • Ritorno alla carica, cambiando referente…
  • Bella idea… ma non si può mica a fare a Lucca… C’abbiamo già i Comics a far casino! (letterale!)
  • Ma perché non parli con Tizio?! (quello di cui sopra…!)
  • Ah, c’hai già parlato? E che ha detto?
  • Ma… sai… Adesso non è il momento (non lo è mai, per lorolì!)
  • E esattamente dove sarebbe, non ho capito bene (…!!!!)
  • Poi vediamo…
  • Ti faccio sapere

Uno poi si rompe e li manda in…

Vittorio Lino Biondi
Vittorio Lino Biondi
Sono un Colonnello dell'Esercito Italiano, in Riserva: ho prestato servizio nella Brigata Paracadutisti Folgore e presso il Comando Forze Speciali dell'Esercito. Ho partecipato a varie missioni: Libano, Irak, Somalia, Bosnia, Kosovo Albania Afganistan. Sono infine un cultore di Storia Militare.

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