È il 23 settembre del 1989, Giovanni Paolo II arriva a Lucca, un evento che in molti si ricorderanno come uno dei più significativi della recente storia della città. La visita del Santo Padre non fu casuale, di lì a poco le vicende del mondo intero sarebbero mutate, il vento di cambiamento che colpì l’Europa stava soffiando anche sotto alle mura lucchesi, con le parole del Papa che dovevano essere un avvertimento per i più giovani, che dovevano prendere in mano il futuro e scrivere il loro domani. L’incontro con la gioventù si tenne in Piazza Arrigoni, e quelle parole arrivarono nelle profondità del cuore della platea che ascoltò con entusiasmo i discorsi del Santo Padre. Poche settimane dopo, quel vento si spostò e spazzò via il Muro di Berlino, con la sua cortina di ferro, ponendo il primo mattone per la futura fine della Guerra Fredda. Giovanni Paolo II fu uno dei personaggi fondamentali per ispirare quei moti di cambiamento che colpirono il fulcro dell’Europa centrale, e il suo messaggio fu chiaro anche alla platea del centro storico lucchese.
Non si può dimenticare la grande folla che accolse il Sommo Pontefice nei vari incontri che si svolsero in quelle entusiasmanti ore di settembre. Giovanni Paolo II si prestò a incontrare una nutrita rappresentanza della cittadinanza lucchese e le autorità in piazza Napoleone nel pomeriggio del 23 settembre. Ci fu spazio anche per i rappresentanti della Diocesi nella Cattedrale di San Martino, e per i giovani in piazzale Monsignor Arrigoni, come abbiamo scritto precedentemente. Proprio di fronte a quest’ultimi, ci fu uno dei momenti più toccanti e sentiti della visita papale a Lucca, una frase in particolare rimane scolpita ancora oggi nella mente di chi ha avuto la fortuna di vivere in prima persona quell’attimo: “La Chiesa ha bisogno di voi per portare il messaggio di Cristo all’uomo di oggi, che corre dietro a molti pseudo-valori. Voi avete l’arduo compito di annunciare la verità sull’uomo e sull’ambiente dell’uomo alle soglie del nuovo millennio”. Certamente Giovanni Paolo II verrà ricordato anche per essere uno dei più attenti a costruire il futuro dei generazioni del domani, per i quali ha sempre nutrito una grande speranza. Anche durante l’incontro in Piazza Napoleone, si rivolse a loro, dopo aver rimembrato la grande tradizione cristiana di Lucca, elencando i tanti martiri e santi che qui sono nati: “…occorrerà adoperarsi con energia perché la presente generazione e quelle che verranno non smarriscano quel mondo di valori cristiani su cui la vostra città ha costruito la sua storia gloriosa. Occorrerà, in particolare, che l’intera comunità prenda rinnovata coscienza del fondamentale ruolo che la famiglia è chiamata a svolgere in essa e si impegni a salvaguardarla dai molti pericoli che la insidiano”. Sicuramente indimenticabile fu anche la celebrazione della Santa Messa presso lo Stadio Porta Elisa, evento sommo dell’esperienza di Giovanni Paolo II nella città murata.
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