La botola infernale della Chiesa di Sant’Agostino a Lucca

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Le leggende a Lucca sono pane quotidiano, specialmente se hanno a che fare col sacro. Ne è un esempio quella che riguarda la botola della Chiesa di Sant’Agostino, posta sotto al dipinto della Madonna del Sasso. La storia tramandata fino ai giorni nostri affonda le sue radici in un passato lontano – collocabile intorno al XV secolo -, quando un soldato biscazziere e giocatore d’azzardo si affidò alla Vergine Maria per riuscire nella vincita di una grande scommessa. Il protagonista di questa vicenda, una volta perse tutte le sue fortune, tornò nella Chiesa e accecato dalla collera scagliò un sasso verso il dipinto della Vergine con Bambino, attribuendole la causa delle sue disgrazie. Dalla spalla della Madonna, colpita dalla pietra, cominciò a sgorgare del sangue. Poco dopo, ai piedi dell’empio e sacrilego giocatore, si aprì una voragine che lo catturò piano piano prima di farlo sprofondare nelle fiamme dell’inferno.

Sì, perché l’uomo ebbe modo di pentirsi del suo gesto, ma non volle farlo. Da qui nacque anche il detto: “Sei più ostinato dello sprofondato di Lucca”. Dopo questo fatto, alcuni provarono a scoprire dove portasse questo grande buco. Un primo tentativo fu fatto con una corda, la quale una volta riportata in superficie fu ritrovata bruciata e odorante di zolfo. Altri sostengono, che fu fatta anche una seconda prova, gettando addirittura un cane all’interno della botola: anche questo fu ritrovato col pelo un po’ bruciato e dall’acre odore di zolfo. La voragine, infine, fu coperta e mai più riaperta a partire dal 1700.

Oggi la botola è ancora visibile all’interno della storica Chiesa, sopra la quale è posta una lapide che recita in latino: “PROLUAT UT CULPAM DAT VIRGO, SANGUINIS UNDAM, AT CADIT IGNORANS IMPIUS, ESSE PIAM“. La traduzione potrebbe essere: “Per lavare la colpa, la Vergine emette il flusso di sangue, ma l’empio cade ignorando che lei è clemente”, in poche parole un modo per raccontare le vicende leggendarie di questo simbolo lucchese.

Tommaso Giacomelli
Tommaso Giacomelli
Giornalista e giurista, le passioni sono per me un vero motore per vivere la vita. Sono alla ricerca inesausta della verità, credo nel giornalismo libero e di qualità. Porterò il mio contributo a "Lo Schermo" perché si batte per essere una voce unica, indipendente e mai ordinaria.

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