Iniziativa degna di essere sottolineata quella dell’Ordine degli Avvocati della Provincia di Lucca che ha deciso di organizzare una giornata in ricordo di Giorgio Ambrosoli, del quale l’11 luglio ricorrono quaranta cinque anni dalla morte per assassinio. Avvenuto a Milano per mano di un killer mafioso che agiva agli ordini di Michele Sindona.
Giorgio Ambrosoli aveva commesso la grave colpa di voler assolvere al compito affidatogli dal Governatore della Banca d’Italia Guido Calvi di indagare sul fallimento della Banca Privata Italiana. Indagine che, ostacolata dal potere politico, Andreotti in testa, aveva portato alla luce la scandalosa gestione di quella banca che si era rivelata un verminaio di corruzione nel quale sguazzavano i poteri occulti: primo fra tutti la P2 di Licio Gelli.
Una drammatica vicenda della quale, per il tempo trascorso, si è perduta anche la memoria. Meritoria dunque l’iniziativa che si svolgerà venerdì 21 giugno all’Auditorium della fondazione cassa di risparmio (via san Micheletto) con questo programma: saluti del presidente del Consiglio degli Avvocati Flaviano dal Lago, del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Marcello Bertocchini, interventi di Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio ed attuale presidente della Banca Aletti e del professor Luca Baccelli. I lavori del convegno, che ha questo titolo: “L’autonomia e la libertà dell’Avvocato: la testimonianza di Giorgio Ambrosoli a quarantacinque anni dalla morte” coordinati dall’avvocato Dal Lago inizieranno alle ore 15.
Per quelli che fossero interessati a conoscere la storia di Giorgio Ambrosoli si consiglia la lettura del libro di Corrado Stajano, Un eroe borghese (Einaudi) dal quale nel 1985 Michele Placido trasse un film che merita di essere visto.
Bene commemorare la morte di un galantuomo, vittima dei poteri occulti e non solo , in quegli anni “70 turbolenti e tragici.