Il tram a Lucca sembra un’eresia, eppure in tempi ormai lontani vi erano addirittura tre differenti linee che collegavano la città ad altri strategici punti della provincia. La prima linea – inaugurata nel 1883 – fu quella che da Porta San Pietro portava fino a Ponte a Moriano. Il percorso costeggiava le mura, con un binario a scartamento ordinario che passava dalla sortita Cairoli (vicino a Porta Elisa tra i baluardi La Libertà e San Regolo), e un altro collegamento che scorreva attraverso Porta Santa Maria, per le fermate che riguardavano solamente il territorio urbano. La tratta completa, invece, si estendeva per oltre dieci chilometri di binario ferrato fino alla stazione ferroviaria di Ponte a Moriano. Purtroppo per vari problemi finanziari nella gestione della tranvia, nel 1932 l’impianto venne dismesso. Il primo a nascere e il primo a morire.
Nel 1907 venne inaugurata una seconda linea di tranvia, questa volta il percorso si estendeva da Piazza del Giglio – di fronte al Teatro – fino a Monsumanno che all’epoca rappresentava l’ultimo baluardo della provincia di Lucca a est (fino al 1928). Questo fu un progetto più ardito, di ben 38 chilometri che si espandevano attraverso la piana con fermate a: San Vito, Picciorana, Lunata, Zone, Borgo Nuovo, Lappato, Collodi, Pescia, Borgo a Buggiano, Massa e Cozzile, Montecatini Terme, Pieve a Nievole e Monsummano Terme. La crisi economica degli anni ’30 non escluse la società concessionaria della linea Lucca-Monsummano che fu rilevata poi dalla Lazzi, ponendo fine alla via di comunicazione su binario nel 1939, per favorire il trasporto su gomma. Tuttavia la tranvia tra Lucca e Pescia rimase operativa fino al 1957, quando fu smembrata per limiti tecnici e per essere ormai troppo obsoleta.
Infine, l’ultima linea è quella che vide la luce nel 1911 per collegare Lucca, prima a Ponte San Pietro poi a Maggiano (nel 1912). Il percorso del tram si estendeva lungo la via Sarzanese, con varie fermate collocate a: Sant’Anna (dove era posizionata anche la rimessa dei tram), Sant’Angelo, Nave, Ponte San Pietro, Vignola e Maggiano. Anche in questo caso la crisi del 1939 mise fine alla storia di questo binario, che venne in fretta e in furia smantellato. Adesso restano alcuni reperti ed edifici sparsi qua e là nel territorio lucchese a ricordo e testimonianza di quel periodo storico. Chissà se un giorno non si possa tornare a muoverci in tram anche a Lucca come nei primi del ‘900.