Mai come adesso i cittadini si trovano di fronte a molti interrogativi che inevitabilmente questa situazione di crisi pone sotto diversi aspetti della vita quotidiana. Noi de ‘Lo Schermo’ abbiamo voluto porre il cittadino al centro del dibattito: sui social abbiamo chiesto alla comunità virtuale di fare una domanda che farebbero al sindaco se avessero la possibilità di incontrarlo, ovviamente in forma del tutto anonima. Gentilmente il primo cittadino Alessandro Tambellini ci ha risposto, e questo è quello che è emerso.
Sindaco, è d’accordo con le linee guida del governo o ha intenzione di dare una mano ai cittadini che hanno attività che le attuali norme amministrative non reputano essenziali nella riapertura? E in materia di sicurezza come intende muoversi?
In una situazione di grave emergenza come questa le istituzioni sono chiamate alla grande responsabilità di avere risposte unitarie e condivise per non creare confusione. Dobbiamo sì procedere alle riaperture ma con molta prudenza perché se i contagi dovessero ripartire, e di conseguenza le strutture sanitarie dovessero congestionarsi nuovamente, andremmo incontro ad una seconda chiusura totale e questo sarebbe un disastro economico da cui faticheremmo davvero a rialzarci. Detto questo, il governo ha il dovere di intervenire energicamente e velocemente a sostegno delle piccole imprese, soprattutto dei commercianti e ristoratori, e tutti quanti sono forzatamente fermi e stanno vedendo il baratro. Penso ai lavoratori stagionali, alle guide turistiche, a quelli dello spettacolo e dello sport. Penso a quanti hanno investito i risparmi di una vita in un’attività che rischia di non riaprire più. Noi abbiamo messo mano ad una manovra da 12 milioni di euro e sosterremo tutti coloro che sono in difficoltà anche con interventi diretti ma, purtroppo, il sindaco ha competenze limitate: è il governo che deve fare la sua parte con azioni di finanziamento diretto, sostegno al credito, detassazione e taglio della burocrazia.
Le mura sono riaperte, potranno essere lasciate accessibili in sicurezza?
Le mura rappresentano un pezzetto di cuore di ogni lucchese e dopo un mese e mezzo di chiusura era necessario riconsegnare questo spazio verde alla città. Potremo godere tutti dell’aria, del panorama e del verde primaverile se saremmo responsabili. Quindi massima attenzione alle distanze di sicurezza, evitare situazioni di rischio e mascherine sempre a portata di mano quando necessario. Rispettiamo le norme di sicurezza per tutti noi e soprattutto per il personale sanitario degli ospedali provato da settimane di emergenza.
Come pensa di tutelare commercianti ed artigiani?
Con la manovra economica presentata qualche settimana fa abbiamo deciso di azzerare la tassa sul suolo pubblico, fino al 31 dicembre; creare un fondo da 600mila euro per il sostegno all’affitto per immobili commerciali ed artigianali; abbattere la tariffa sui rifiuti grazie ad un contributo di 600mila euro per tutte le categorie danneggiate, ed eliminare sanzioni o interessi per il mancato pagamento della prima rata di marzo, rendendo gratuiti h24 i parcheggi Carducci e Palatucci fino al 31 dicembre; azzerare l’imposta di soggiorno e il ticket bus turistici fino al 31 dicembre, aprire i varchi ZTL per la zona B fino al 31 agosto. Siamo fra i primi comuni italiani ad aver messo a punto una serie di provvedimenti ben incisivi, ma come dicevo, il comune non può sostituirsi al governo ed è necessario che lo stato intervenga su scala nazionale.
Sindaco, in questo momento critico che ne pensa di riportare al centro del dibattito il concetto di comunità locale? Ovvero: cercare sul territorio le competenze e le risorse necessarie per un rinnovamento adesso più che mai necessario?
Il dibattito politico non da il buon esempio, essendo spesso caratterizzato da slogan, semplificazioni, contraddizioni ed opportunismi che non sono in grado di cogliere la complessità né di sviluppare una visione di medio e lungo periodo. Dobbiamo tirare fuori le nostre migliori energie per ripartire con umiltà e unità, proprio come nel secondo dopoguerra. Il nostro territorio è ricco di competenze e di imprenditoria, ma dobbiamo renderci conto che da soli non si va da nessuna parte; le risorse locali si sviluppano se fanno sistema fra loro ed hanno alle spalle una struttura statale efficiente che crei i presupposti per poter competere sui mercati internazionali che oggi sono dominati da colossi economici. Per poter risolvere i nostri problemi dobbiamo poter contare su un’Italia ed un’Europa forti ed autorevoli.
Secondo lei è giusto pagare il servizio di vigilanza privata nonostante questi mesi passati rinchiusi in casa?
Questo è esclusivamente un rapporto tra privati e un’azienda che eroga un servizio. Bisogna capire se c’è un contratto e quanto dura, e se può essere modificato o revocato. Certamente in un momento di difficoltà così grave anche le aziende sono chiamate a venire incontro ai cittadini.
Su cosa punterà Lucca per ripartire? Si svilupperanno nuove forme di turismo per la città?
Il turismo resta il settore irrimediabilmente più danneggiato ma il comune di Lucca è pronto ad investire importanti risorse per la promozione della città e delle manifestazioni che l’hanno caratterizzata anche a livello internazionale, ma la ripartenza sarà lenta e dovrà basarsi sul turismo di breve raggio, ovvero quello interno italiano. Partiremo da qui per tornare a rioccupare le posizioni che Lucca aveva conquistato negli ultimi anni.
Se avete altre questioni da sottoporre al primo cittadino, contattateci all’indirizzo [email protected] o scrivete alla nostra pagina Facebook Lo Schermo.
Fonte foto: profilo Facebook Alessandro Tambellini