Farà atletica alla Virtus Lucca. Il figlio di Giada Alessandri, dopo l’appello della mamma, potrà iscriversi ai corsi della società lucchese insieme a tutti gli altri ragazzi. Sarà affiancato, almeno per il periodo iniziale, da un educatore specializzato che lo accompagnerà agli allenamenti.
“Siamo disponibili da sempre – dichiara il direttore tecnico della Virtus -. Ci siamo attivati non appena la mamma di un nostro allievo ci ha segnalato l’articolo sulla Gazzetta di Lucca e abbiamo contattato la signora proponendo le nostre soluzioni. Una volta completata la documentazione necessaria, il ragazzo verrà da noi. Da sempre la Virtus Lucca si impegna per favorire inclusione e seguire al meglio gli atleti e le atlete. Non volevamo dare risalto al nostro operato, perché riteniamo che tutto ciò che possiamo fare per aiutare i giovani sia da fare senza troppa pubblicità , ma dopo ‘la denuncia’ della signora Giada, essendo la società di atletica giovanile prima nella piana, ci è sembrato giusto precisare la nostra disponibilità. Nei limiti del possibile cercheremo sempre di aiutare tutti e di proporre le migliori soluzioni”.
Dopo l’appello al Comune di Capannori e la segnalazione sul nostro articolo, molte società sportive (e non solo) hanno contattato la nostra redazione dichiarandosi disponibili ad accogliere il ragazzo. Un elenco incoraggiante di ‘not in my name’ (come si dice adesso) che dimostra la possibilità di concretizzare solidarietà e integrazione. Tra queste: la Folgor Marlia, la Pugilistica Lucchese, l’Allegra Brigata, il Warriors Baskin, El nino col sorriso, Panda baskin Altopascio, l’Asd Gym Star, l’Asd Pegaso, la scuola In Musica, la Virtus Lucca.
“Ci siamo impegnati e ci impegneremo – dichiara Valerio Baroni, presidente dell’Asd Gym Star – per far si che lo sport sia per tutti. Il forum di cui tutte le società sportive capannoresi fanno parte è nato anche per questo, per trovare, quando possibile e nonostante le difficoltà delle situazioni, soluzioni”.
“Le società sportive di Capannori – dichiara l’assessora Serena Frediani – lavorano da sempre per l’inclusività. Abbiamo un forum dove ci confrontiamo e proponiamo idee. Almeno la realtà capannorese quindi c’è. Dopo l’articolo, ci siamo subito attivati e in molti si sono rese disponibili ad accogliere il ragazzo”.
Sappiamo che non sempre per le società è facile trovare personale qualificato, sostenere i costi, ma ci auguriamo che, soprattutto a livello politico, si prendano in esame le difficoltà, anche economiche, delle famiglie che vogliono far praticare sport ai loro figli disabilicon l’intento di creare opportunità, non solo in questo ambito.
(L’elenco delle società sportive, capannoresi e non, disponibili a creare opportunità per le famiglie con figli disabili è in aggiornamento. Chiunque volesse rendersi disponibile può scrivere alla nostra redazione e sarà aggiunto alla lista)