Inizio col botto per la seconda edizione de “L’Augusta – La Fortezza delle Idee” che ha dato il via, ieri sera 25 giugno, a una serie di appuntamenti che si svolgeranno per tutto il mese di luglio al Plaza, in Piazza Napoleone.
Giornalismo, attualità, storia, politica, passato, presente e futuro: un festival culturale a tuttotondo e trasversale che mira ad essere un punto di riferimento per quella comunità in cerca di spunti, riflessioni e incontri con personaggi degni di nota e attenzione.
“Serva Italia: da Dante a Draghi”: questo il titolo dell’appuntamento, in occasione dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, che ha dato via alla kermesse e che ha contato più di 100 persone. Ospite d’eccezione Marcello Veneziani, scrittore, filosofo e firma storica del giornalismo italiano che ha presentato per l’occasione il suo ultimo libro “Dante, nostro Padre. Il pensatore visionario che rivoluzionò l’Italia”. Insieme a lui, altra firma del giornalismo italiano, Antonio Rapisarda: insieme hanno condotto gli ospiti in un viaggio “infernale” nei giorni dell’Italia, dove il passato è più presente del presente stesso a volte, in un Paese tra vizi e virtù.
L’antologia critica degli scritti di Dante, questo il concetto del libro di Veneziani che racchiude la sua concezione del mondo svelando i temi portanti del suo pensiero e della sua prosa.
Sagaci, appassionati e affamati: così i due protagonisti della serata hanno dato via a un dialogo che ha tenuto gli spettatori incollati alle sedie, portandoli oltre il muro dei luoghi comuni, rapiti in un luogo senza tempo in nome della consapevolezza. Una consapevolezza forse amara, brutale ma sicuramente realistica.
In un’Italia confusa, “Serva Italia: da Dante a Draghi” è stata sicuramente un’occasione per riallacciare la trama, dare ordine al caos senza per forza avere una risposta a ciò che troppo spesso abbiamo anche paura di domandarci.
Prossimo appuntamento per “L’Augusta – La Fortezza delle Idee” martedì 29 giugno con “La guerra in mezzo a noi: guerra, giornalismo, geopolitica”. Un trittico che vedrà al centro dell’attenzione personalità di rilievo come l’ammiraglio Nicola De Felice, il professore Gian Piero Joime e i giornalisti Gian Micalessin, Franco Nerozzi e Alberto Palladino.
Un appuntamento dedicato all’attualità quindi, dove la nostra Italia sarà messa in discussione a livello geopolitico, energetico e militare. Gli ospiti saranno infatti condotti in un altro viaggio, attraverso i giornalisti di guerra che, con i loro racconti, metteranno nero su bianco la posizione di un’Italia in bilico tra umanità e strategia.