«Il pellegrinaggio esprime un elemento fondamentale di ogni evento giubilare». Lo ha scritto Papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo Ordinario dell’Anno 2025. Il testo prosegue: «Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita. Il pellegrinaggio a piedi favorisce molto la riscoperta del valore del silenzio, della fatica, dell’essenzialità. Anche i pellegrini di speranza non mancheranno di percorrere vie antiche e moderne per vivere intensamente l’esperienza giubilare. Nella stessa città di Roma saranno presenti itinerari di fede, in aggiunta a quelli tradizionali delle catacombe e delle Sette Chiese. Transitare da un Paese all’altro, come se i confini fossero superati, passare da una città all’altra nella contemplazione del creato e delle opere d’arte permetterà di fare tesoro di esperienze e culture differenti, per portare dentro di sé la bellezza che, armonizzata dalla preghiera, conduce a ringraziare Dio per le meraviglie da Lui compiute. Le chiese giubilari, lungo i percorsi e nell’Urbe, potranno essere oasi di spiritualità dove ristorare il cammino della fede e abbeverarsi alle sorgenti della speranza, anzitutto accostandosi al Sacramento della Riconciliazione, insostituibile punto di partenza di un reale cammino di conversione. Nelle Chiese particolari si curi in modo speciale la preparazione dei sacerdoti e dei fedeli alle Confessioni e l’accessibilità al sacramento nella forma individuale».
Il tema del «mettersi in cammino» e dunque dei «cammini» torna di attualità in vista della prossima primavera. A Lucca un evento nuovo, di cui si parla già da alcune settimane, è quello del pellegrinaggio fra le antiche chiese e pievi del territorio lucchese. C’è una data già programmata: quella di lunedì 21 aprile prossimo, ovvero il giorno dopo la Pasqua, giorno che chiamiamo anche “lunedì del Pellegrino”. La partenza avverrà da San Giovanni Battista di Santa Maria del Giudice. L’evento si intitola: «Geografie sacre, pellegrinaggi dalla conoscenza, le vie della fede da Santa Maria del Giudice a Montuolo» e consentirà di scoprire o riscoprire le chiese di San Lorenzo a Vaccoli, Massa Pisana, San Michele in Escheto, San Giorgio a Vicopelago, la pieve di Sant’Andrea di Gattaiola, San Michele Arcangelo di Meati, Santa Maria Assunta di Fagnano fino alla pieve di San Martino e San Giovanni Battista a Montuolo.
Da ricordare anche i tre pellegrinaggi zonali che porteranno nella chiesa cattedrale di San Martino i fedeli della Versilia domenica 4 maggio, quelli della Piana di Lucca domenica 25 maggio e quelli della Valle del Serchio domenica 15 giugno.
Ai cammini d’Italia è dedicato un bel libro di “Terre di mezzo Editore” che presenta cento itinerari a piedi, percorsi che negli ultimi anni sono tornati a vivere, tra quelli storici, le vie di pellegrinaggio, i nuovi percorsi e i sentieri di trekking.
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Il turismo lento, quello che si fa camminando a piedi, è quello che ci cambia e ci consente di riappropriarsi del tempo per immergersi nella natura e nella cultura locale e assecondare il desiderio di esperienze più autentiche e sostenibili. Ne troviamo l’elogio anche sull’ultimo Almanacco della scienza del CNR, dedicato al tema “piano piano”, ovvero alla lentezza che contraddistingue alcuni processi e fenomeni della realtà.
«Sui numerosi cammini e sentieri che attraversano il nostro Paese – si legge nell’Almanacco della scienza del CNR, nel capitolo dedicato al “turismo che ci cambia” – è possibile vivere esperienze dalle quali si esce arricchiti interiormente e con una più forte connessione con sé stessi e l’ambiente circostante. Per questo oggi gli esperti guardano con attenzione il cosiddetto “turismo trasformativo” e le sue relazioni con le sfide per la sostenibilità. La buona salute e il benessere? Si raggiungono e si tutelano anche con esperienze turistiche sostenibili a ritmo lento, che ci immergono in paesaggi di straordinaria bellezza e nella ricchezza della cultura locale. Negli ultimi anni, grazie all’ampliamento del repertorio dei cammini e dei sentieri, il numero dei camminatori in Italia è cresciuto costantemente: secondo l’ultimo dossier di “Terre di mezzo” dal titolo “Italia, Paese di Cammini”, nel 2023 si è registrato un aumento del 25%, rispetto al 2022, delle “credenziali” che certificano il passaggio lungo questi itinerari. I sentieri sono generalmente percorsi a carattere locale o regionale e rientrano principalmente nelle competenze del Club Alpino Italiano (CAI) e delle amministrazioni locali; i cammini invece sono itinerari che possono attraversare più regioni e sono ispirati a temi storici, culturali, artistici, religiosi o spirituali in stretta connessione con le comunità ospitanti. Alcuni sono anche itinerari culturali riconosciuti dal Consiglio d’Europa e travalicano i confini nazionali, valorizzando l’identità e il patrimonio naturale e culturale europeo, come la via Francigena. Questo percorso di 3.200 chilometri collega l’Europa nord-occidentale con l’Italia sugli antichi passi dei pellegrini medievali in direzione di Roma, per proseguire verso Santa Maria di Leuca, luogo di imbarco verso la Terra Santa».
Nel 2017 la prima mappatura ufficiale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del Turismo includeva circa 40 cammini, oggi sono più di 150 secondo il recente Dossier Stati generali del turismo outdoor del CAI. Nel 2022, il Ministero del turismo ha avviato la costruzione del Catalogo dei cammini religiosi italiani nell’ambito di un’azione strategica per la loro promozione e valorizzazione, anche in vista di questo anno del Giubileo.
L’edizione 2024 del dossier di “Terre di mezzo Editore” evidenzia che «nel 2023, per la prima volta le credenziali (i passaporti dei pellegrini) consegnate ai camminatori dai Cammini italiani hanno superato quota 100 mila (101.419), con un incremento del 25 per cento rispetto al 2022 (erano 81.473). Ancora più sensibile l’aumento dei Testimonium, il documento che viene consegnato o, in alcuni casi, spedito a chi ha completato il Cammino o, così come avviene a Santiago de Compostela, a chi ha percorso a piedi almeno gli ultimi 100 km: i Testimonium italiani passano da 32.756 nel 2022 a 57.600 nel 2023. Questi numeri fotografano un doppio fenomeno: da una parte il numero dei Cammini in Italia (e di quelli che consegnano la credenziale, direttamente o attraverso centri autorizzati alla vendita/consegna) sono in costante aumento, dall’altro crescono i cammini brevi e coloro che percorrono tutto il Cammino». Sono alcuni dei dati che emergono dalla rilevazione annuale realizzata da “Terre di mezzo Editore” (le serie storiche su credenziali e Testimonium di “Terre di mezzo Editore” hanno ormai 7 anni) di cui trovate qui tutte le informazioni.
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