Comunicato Stampa
Quanto mai vero che la nostra vita non finisce con la morte. Alice vive nel sostegno e nella vicinanza a tutte le vite che come lei vivono un percorso di malattia, con tutti gli esiti possibili. La forza di carattere di questa ragazza che pochi giorni fa avrebbe compiuto 23 anni si propaga oggi in un percorso di solidarietร e crescita.
La speranza non smette mai di crescere dove lโimpegno e la costanza la sostengono. E cosรฌ anche la Alice Benvenuti Onlus ha fatto oggi un grande passo in avanti diventando ufficialmente, a quattro anni dalla sua creazione, una Fondazione, con una nuova sede a Capannori.
Una sorta di tappa obbligata in un percorso di crescita โ appunto โ che ha trovato la propria concretizzazione ieri 19 giugno pochi giorni dopo il giorno in cui avrebbe compiuto ventitrรฉ anni Alice.
“Io e Mario, abbiamo cercato di dare vita ad un progetto di solidarietร e inclusione dove il ricordo si รจ tradotto in concreto supporto a famiglie in situazioni di grande sofferenza.” racconta Lucia Betti, mamma di Alice Benvenuti.
“Cambia la denominazione ma non la sostanza. La Fondazione Alice Benvenuti Onlus continuerร a svolgere la propria attivitร in relazione con le strutture ospedaliere: fornendo alle famiglie con figli oncologici dellโOspedale pediatrico Meyer unโimportante assistenza (trasporto con buoni viaggio e brevi soggiorni in B&B e hotel) e dal luglio 2021, ha messo a disposizione, in maniera assolutamente gratuita, la Casa Accoglienza Alice per le famiglie dei piccoli pazienti del Meyer che devono rimanere a Firenze per stare vicino ai propri figli mentre seguono il percorso di cura.”
“Continueremo a supportare anche la Pediatria dellโOspedale San Luca e la Pediatra del Versilia“, aggiunge Mario Benvenuti, il padre, “con lโacquisto di strumenti sanitari e ludici e sostegno in generale per i bambini e i giovani, negli studi, nelle loro passioni e nei loro interessi, attraverso lโassegnazione di borse di studio (ad esempio al Conservatorio Luigi Boccherini e al Liceo Scientifico Vallisneri) e il finanziamento di progetti di aggregazione giovanile.”
I PROGETTI DELLA SEDE OPERATIVA SONO:
Un servizio di accompagnamento della famiglia nel percorso di malattia attraverso la sua attiva partecipazione: un raccordo importante tra il momento del ricovero e il rientro a casa o in unโaltra struttura sanitaria presente sul territorio.
Un ufficio relazioni con il pubblico, pronto a ricevere segnalazioni e cercando di risolvere disguidi burocratici e facilitare lโaccesso ai servizi, socio/sanitari.
Una squadra di professionisti, che opera in maniera integrata e a supporto delle attivitร , dedicata ai bambini e agli adolescenti per mitigare lโansia, favorire serenitร e consapevolezza. La presenza di volontari potrร garantire sostegno e momenti di scambio di esperienze.
Un servizio di mediazione linguistico-culturale che potrร essere attivato online e in presenza, cosรฌ come lโinterprete della lingua dei segni (LIS).
LA STRUTTURA:
I moduli ospiteranno, garantendone la privacy, una stanza dell’ascolto, una sala di rappresentanza e unโampia sala riunioni. Lโarredamento รจ stato concepito come quello di un โsalottoโ, con sedute comode e connessione wi-fi, luminosa e colorata.
Sono previsti spazi destinati alle attivitร , e spazi destinati alla convivialitร e ad usi polivalenti come una piccola biblioteca, la stanza della musica, e il โGiardino di Aliceโ che circonderร la sede operativa.
L’ OBIETTIVO รจ di poter contare su una struttura dedicata alle famiglie ai ragazzi e alle loro problematiche, favorendo anche l’opportunitร di mettersi in relazione l’uno con l’altro attraverso progetti culturali e attivitร ludiche. Una sede operativa in continua evoluzione aperta a tutti, dove sviluppare ed elaborare la condivisione del dono nelle piรน varie espressioni della parola stessa.
I servizi offerti saranno studiati caso per caso in base alle esigenze che andremo ad affrontare e potranno fornire un supporto, se necessario, richiesto dai genitori o dall’adolescente stesso.
Una tappa significativa, dunque, che mantiene vivo il ricordo di Alice attraverso un percorso di generositร , condivisione e cura dellโaltro, che interpreta nella maniera piรน genuina possibile il concetto di bene comune: memoria, impegno civile, solidarietร .