Ex Manifattura: habemus nuova manifestazione di interesse!
Sembra incredibile ma qualcuno, oltre a Coima, ha messo gli occhi sull’ex opificio e la sua ormai urgente riqualificazione, portando così –si spera – un po’di luce su uno dei temi più dibattuti di questo ultimo anno.
Come abbiamo appreso dall’articolo uscito su La Nazione, a firma di Fabrizio Vincenti, l’alternativa agli inseparabili “Coima e Fondazione” è rappresentata da “Music Innovation Hub Spa” che, insieme ad altri soggetti, si impegnerebbe nella rigenerazione di uno spazio abbandonato attraverso la leva della cultura e in particolare della musica.
La manifestazione di interesse è stata infatti protocollata a Palazzo Orsetti al Sindaco Alessandro Tambellini,in data 14 dicembre scorso, ma ancora l’amministrazione non ha dato spiegazione a riguardo.
A parlare invece è stato proprio il Presidente di “Music Innovation Hub Spa” Andrea Rapaccini, esperto di programmi di sviluppo e change management e fondatore nel 2009 di “Make a Change”, il primo movimento italiano per la promozione del business sociale.
In una lunga intervista, sempre su La Nazione e sempre a firma di Vincenti, Rapaccini ha spiegato che l’interesse si basa sulla voglia di inserire la Manifattura, e quindi Lucca, in un processo che sta prendendo piede in tutta Italia e che ha come leitmotiv la musica, sottolineando che, nonostante siano un SPA, agiscono come impresa sociale e quindi nell’obiettivo non di remunerare gli azionisti ma essere in equilibrio economico.
Il progetto vedrebbe quindi all’interno dello stabile hub creativi, centri di produzione culturale e formazione in ambito digitale e tecnologico, il tutto attraverso la valorizzazione della tradizione musicale della città, creando anche sinergie con l’università Campus.
Che sia una proposta interessante non c’è dubbio, che ci sia ovviamente da valutarne gli aspetti specifici anche, ma c’è una domanda alla quale non riusciamo a dare risposta: perché l’amministrazione, a fronte di un articolo e anche di un’intervista di quello che dovrebbe essere il protagonista – e cioè Rapaccini – non ha ancora informato i cittadini di tutto ciò?
Capiamo benissimo i tempi di studio di una proposta, capiamo che ci sono questioni urgenti da affrontare nelle aule del palazzo ma, considerando che il 28 febbraio 2021 scadrà l’ultimatum di Coima, non possiamo tralasciare l’estrema curiosità di una città che sta vivendo con il fiato sospeso da mesi sulla vicenda.
Dopo tante battaglie e scontri possiamo dire a tutti coloro che “Coima e Fondazione è l’unica alternativa, altrimenti la Manifattura resta degradata” che un’altra alternativa c’è ed è, almeno sulla carta, credibile e degna di attenzione.
Siamo sinceramente felici di questa alternativa e non perché la diamo per buona ad occhi chiusi solo per il gusto di pestare i piedi all’amministrazione, ma perché – se gestita nel modo corretto– può essere l’occasione per intavolare una discussione con la città e trovare la soluzione più giusta senza sacrificare un pezzo di storia di Lucca in nome del cemento.
Certo bisogna considerare che il tempo stringe, Coima freme e i cittadini inevitabilmente stanno aspettando che l’amministrazione si faccia portavoce di questa novità, anche solo a titolo informativo: attendiamo quindi delucidazioni in merito all’idea, anche nei termini di fattibilità tempistica ed economica.
Ci auguriamo altresì – non essendoci ormai più scuse – che questa assenza dell’amministrazione sia dovuta a questioni tempistiche e che l’ipotetica esclusione della Fondazione Cassa di Risparmio, in quella che sarà una delle opere più importanti per la città, non diventi il pretesto per escludere alternative reali e concrete a prescindere.