Un’ipotesi progettuale che prevede una sede unica per il Liceo Artistico “Passaglia” ora suddiviso su tre edifici (in modo da liberarli per consentire il ritorno di altri Istituti scolastici Superiori che hanno dovuto lasciare il centro storico) una galleria di arte contemporanea con annessa biblioteca, un cinema multifunzionale da usare anche come centro congressi o sala concerti, spazio per uffici con sede dell’Agenzia delle Entrate e di Tagetik e un sistema parcheggi da portare a 800 posti auto complessivi, con un sistema di silos fuori terra meccanizzati da sistemare all’interno dei volumi e quindi a basso impatto estetico: funzionano senza l’utilizzo di corsie di marcia o di rampe di accesso, prevedendo la sistemazione dei veicoli su apposite piattaforme metalliche: strutture che rendono possibile sistemare numerose vetture con tempi di entrata e di uscita brevissimi in spazi ridotti e hanno un impatto positivo sulla protezione dell’ambiente, perché si riducono le emissioni di anidride carbonica. Area di sosta per chi arriva in città e per i residenti, che potrebbe così portare ad una pedonalizzazione di alcune piazze vicine. Ruota intorno a questi punti l’idea (che nella seconda fase avrà bisogno di ulteriori approfondimenti tecnici e finanziari) studiata dalla lista civica SìAmoLucca in merito al futuro dell’ex Manifattura Sud. Un mix di funzioni da prendere in esame per realizzarle tutte o una parte. “Con orgoglio lanciamo per primi questa sfida, un’alternativa a quanto dibattuto finora – si legge in una nota -. La nostra è un’ipotesi progettuale in base alla quale il complesso deve restare di proprietà pubblica, e che tiene conto dei vincoli che la Soprintendenza ha posto sull’immobile, ma al contempo vuole disegnare un nuovo volto all’area, rendendola frequentata e attrattiva. Uno sviluppo di idea che rispetti quindi gli indirizzi “prettamente culturali” (polo artistico-scolastico e cinema) e di “terziario di basso impatto” (aumento dei parcheggi già esistenti e l’arrivo di Agenzia delle Entrate e Tagetik). Una rigenerazione urbana che consegni ai nostri figli un edificio che finalmente torni a vivere e renda più forte un centro storico che va rilanciato con soluzioni moderne pur salvaguardandone le caratteristiche e non stravolgendole, che dia una spinta a farne un luogo frequentato dai lucchesi”. “La nostra ipotesi progettuale prevede che l’ex Manifattura resti di proprietà pubblica e si apra a una prospettiva di partenariato pubblico-privato – conclude SìAmoLucca – che garantisca all’investitore anche una redditività: che in questo caso si basa sulla sosta a pagamento, gli affitti alle attività e l’eventuale co-gestione degli altri servizi e dei relativi introiti. Con la Fondazione Cassa che resta interlocutore privilegiato e fa l’investimento”.
I referenti di SìAmo Lucca hanno provveduto inoltre a divulgare i dettagli tecnici dell’ipotesi progettuale.