Una data c’è: il 12 giugno i cittadini di Lucca saranno chiamati a votare il loro futuro sindaco. La corsa del candidato Pd Francesco Raspini, che non ha perso tempo e che garantirebbe continuità all’attuale amministrazione, è ormai da mesi argomento giornaliero. Finalmente però – possiamo dirlo, la fumata è bianca anche per il centro-destra lucchese. Il prescelto, che non hai mai mollato, è l’ex presidente di Lucca Crea e fondatore della lista civica Lucca 2032, Mario Pardini.
Dopo il nome del presidente dell’Ordine dei Medici di Lucca, Umberto Quiriconi, che era quasi dato per certo e l’incognita Del Ghigaro risolta in una rinuncia definitiva alla candidatura, cambiano di nuovo le carte in tavola. Stavolta definitivamente. “Il centro-destra sarà unito e compatto con Pardini”, hanno annunciato infatti qualche giorno fa il commissario regionale della Lega Mario Lolini, il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi ed il coordinatore regionale di Forza Italia Massimo Mallegni.
La stretta di mano a Verde Mura ha visto da una parte l’ex assessore e la continuazione di determinate scelte politiche, dall’altra l’imprenditore che in soli settanta giorni punta a “cambiare Lucca”, come si legge sulla pagina Facebook di Lucca 2032.
Mentre Raspini e i ‘suoi trentadue’, dopo mesi di confronto con i cittadini, presenteranno ufficialmente il proprio programma sabato (9 aprile) al Cinema Centrale. Sarebbero cinque, come già annunciato il primo febbraio alla città, i pilastri, ancora tutti da scoprire, su cui si basa la campagna di Pardini. Si parte dall’innovazione, necessaria per mettere in atto quel “cambio di marcia” atteso e promesso da ormai dieci anni; poi dalla cultura e dal turismo. Lucca dovrà anche diventare, secondo il candidato di centrodestra, un punto di riferimento per l’alta formazione. C’è poi la questione della mobilità e per ultima, ma non meno importante, la sanità, da due anni ormai al centro del dibattito e delle scelte politiche.
Caparbio e deciso quindi, Mario Pardini è pronto quindi a raccogliere i delusi del centrosinistra, ma anche quelli del centrodestra: “Cambiare l’alfabeto della politica – scrive il candidato – smettendo di prendere in giro la gente con promesse che non si possono mantenere solo per drenare qualche voto in più. Perché i cittadini sono persone prima che elettori e meritano il rispetto dell’onestà. Oggi si parte”.
Il ritardo e le incertezze di sicuro non giovano sugli umori insoddisfatti della città, ma il centro-destra ci prova comunque e staremo a vedere, di fatto, cosa succederà fino al 12 giugno. La partita è cominciata.