Da: “Il Giornale di Barga e della Mediavalle”, Edizione natalizia 2024.
Una foto di un caduto afroamericano della 92nd Buffalo Division, nei giorni della Battaglia di Natale del ’44 a Barga.
Sull’omerale della spalla sinistra del soldato caduto è cucito lo scudetto della 5° Armata, la Grande Unità Alleata che percorre la nostra penisola sul lato tirrenico. Lo stemma rappresenta una finestra di una villetta marocchina, a Oujda per la precisione, dove si insediò nel ’43 il quartier generale della 5^ Armata per predisporre l’invasione dell’Italia.
La posizione del soldato afroamericano deceduto è lungo la strada S.P. nr.7, sterrata a quel tempo, che da Loppia sale a Barga, grosso modo poco prima della chiesina delle Palmente.
È caduto durante l’Operazione Wintergewitter, lo sfondamento delle linee Alleate da parte delle forze dell’Asse nell’inverno del 1944.
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Nella notte del 28 Dicembre ’44, partirono da Bagni di Lucca, dove si era ritirato il grosso delle forze Alleata in ritirata sotto la pressione dell’Asse, due pattuglioni di soldati inglesi, che nel frattempo erano giunti di rinforzo…
Le due unità erano accompagnate come guide dai Patrioti della XI Zona, conoscitori dei luoghi. Arrivate a Barga, con l’Albergo Alpino bombardato e i travi della copertura ancora fumanti, le due pattuglie si divisero, prendendo due percorsi diversi. Una risalì il viale di Canteo per raggiungere Renaio, e la seconda pattuglia si incamminò verso la Corsonna per raggiungere Sommocolonia. La guidava mio padre Bertino e il suo “coppio” Beppe Picchietti di Sant’Anna a Pelago.
Il Biondi era in forza al Distaccamento “Corsonna” della XI Zona Patrioti, controllato dalla O.S.S. (Office of Strategic Services, dopoguerra avrà un’altra più famosa sigla…).
Traversarono la Corsonna, perché il ponte era saltato e senza alcun problema, tranne uno sparuto colpo di mortaio al bivio di Albiano, sotto il Gorbicciolo, raggiunsero Sommocolonia, senza colpo ferire ne sparare. La fantastica storia di feroci combattimenti con tanto di pugnali in mezzo ai denti è pura invenzione, narrata e purtroppo scritta ad opera di prezzolati pseudo combattenti un tanto al kilo… Succede…
Nell’ispezionare il paese, abbandonato da tutti, incontrarono numerosissimi caduti, tutti afroamericani; i cadaveri dei soldati tedeschi erano stati già recuperati dai loro commilitoni in ritirata. Trovarono anche i corpi dei loro compatrioti uccisi, sette per la precisione, e i cadaveri di alcuni paesani che non avevano fatto in tempo ad abbandonare il paese. Soltanto due civili rimasero in casa, in Piazza San Rocco, durante i ferocissimi e distruttivi combattimenti. Un certo “Drea” e sua moglie, una coppia di vecchietti perennemente ubriachi, che vista la mala parata si erano chiusi in casa; uscirono dopo tre giorni, quando era finito il vino. Incontrando i nostri, le prime parole furono: “Oh Berto, che temporalone! Tronava tutto (tuonava nrd.). Ha trono tutto il tempo, certi botti!” Erano le cannonate, altro che tuoni!
I due patrioti videro anche il cadavere del Ten. J. R. Fox, ai piedi della Rocca, e il corpo di “Fragolino” ucciso in Piazza San Rocco. Anche su quest’ultimo è stata creata la leggenda che fosse stato evirato, ma è una bufala. Vero invece il fatto che gli furono lasciate nelle mani le sigarette americane e della cioccolata in segno di dispregio.
Il Biondi scattò alcune foto con una piccola macchina Kodak che gli era stata consegnata dal Comando, e che poi restituì al rientro a Bagni di Lucca. Ho cercato quelle foto per mare e per terra, scomodando perfino l’Ambasciata Britannica, ma niente da fare…
Dopo un paio di giorni di sosta a Sommocolonia con le truppe inglesi, i due rientrarono a Bagni di Lucca.
Scesero a piedi a Barga, e arrivando al “Giardino” furono fermati da una sentinella inglese, spaventata dal loro aspetto assai… trascurato, e per il fatto che fossero completamente armati! Mitra, cinturone con pistola, bombe a mano, caricatori…
La sentinella molto pragmaticamente non sentì storie e gli punto il fucile contro!
Li condusse al comando inglese che nel frattempo si era insediato nella caserma dei Reali Carabinieri, poco distante in Via Roma, e li misero nella cella di sicurezza sotto piano.
Il Tenente inglese a Sommocolonia, prima di farli rientrare, gli aveva scritto un lasciapassare, che li autorizzava a rientrare a Bagni di Lucca; ma nella concitazione della “cattura” questo bigliettino non si trovava!
La faccenda si faceva preoccupante, ci voleva un attimo a finire al muro come spie o disertori!
Il Picchietti, che era emiliano, impaurito dalla determinazione della sentinella che li minacciava con la baionetta inastata, continuava a implorare il Biondi… “Dagher el bigiettin!” “Dagher el bigiettin!”
E cerca e rovescia tasche, giberne, tascapane… alla fine trovarono questo famoso “bigliettin”… e la faccenda si risolse.
Caffè, thè con biscotti, cioccolata e grandi pacche sulle spalle.
Era pomeriggio fatto e saltarono su una Jeep scoperta con due soldati afroamericani che rientrava a Bagni di Lucca; poco dopo le Palmente videro i cadaveri di due soldati lato strada, (uno era quello della foto), e la jeep accostò.
“Vai… ci tocca a noi!” pensò il Biondi riguardo al recupero dei due corpi, completamente rigidi dal grande freddo.
Invece i due soldati si misero dei grossi guanti e insacchettarono nei sacchi neri i due commilitoni caduti; poi facendoli oscillare all’unisono, li caricarono (non troppo delicatamente…) sul cofano della jeep, e con una corda li assicurarono al cofano; quindi tornarono a Bagni di Lucca.