Questa è notizia certa: per accertarsene basta girovagare dalle parti del teatro del Giglio: il maximanifesto che da un mese annunciava le Celebrazioni Pucciniane non c’è più.
Sfrattato alla chetichella nella tarda mattinata di venerdì 13 ottobre.
Per salutare la sua collocazione intervennero il sindaco, il presidente Veronesi, le TV locali e la stampa. La rimozione è avvenuta sull’ora del pranzo quando da quelle parti non passa anima viva. Il mio amico colonnello Biondi l’aveva messo nel conto.
Maestranze all’opera, tecnici e addetti manuali, e in un battibaleno il grande ritratto del Maestro Puccini che vigilava sulla piazza e prometteva celebrazioni degne dell’appuntamento centenario è stato sfrattato. Senza alcun riguardo per il sor Giacomo che per adesso è finito in qualche deposito del teatro. In attesa di una sua riapparizione, magari dalle parti di Torre del Lago, dove non si fanno tanti scrupoli e procedono spediti per la loro strada.
Stazionando da quelle parti ho raccolto i più disparati commenti, che evito di riportare per carità di patria. Il più benevolo mi stuzzicava a far sentire la mia riprovazione, come se fossi una sorta di Zorro riparatore dei torti. Esercizio di suggerimento nel quale eccelle un caro amico che, “lucensis animus pavidus”, trae soddisfazione se trova chi fustiga come meritano gli imbelli pasticcioni responsabili della farsa. Da quelle parti transitano anche autorevoli figure istituzionali che pur di evitare l’imbarazzo accelerano i colpi di pedale e si dileguano confondendosi con la folla del Mercatino.
Dagli ambulacri del Giglio, per attenuare la negatività della cosa, è stata fatta circolare la voce che il maximanifesto verrà rimpiazzato da due vele giganti, di dimensioni ragguardevoli dove il maximanifesto opera di Sandro Sesti verrà replicato.
Se tanto mi da tanto la cosa non è poi così semplice. Perché deve passare al vaglio dei competenti uffici comunali e deve avere l’approvazione dell’occhiuta vigilanza della Soprintendenza. Solo a quel punto potrà prendere il via la fase operativa e non è da escludere che alla fine le due ragguardevoli vele giganti si riducano ad anonimi stendardi. Assolutamente inadatti a magnificare il Centenario Pucciniano.
Naturalmente la farsa è allestita alla maggior gloria del Maestro Puccini e della nobile Città di Lucca.
Incassiamo e prepariamoci alla prossima che non può tardare.
Foto di Gerzon Piñata da Pexels
Caro Professore, come auspicato il Manifesto si è levato, ma non si fermi qui e cerchiamo subito una posizione alternativa per non lasciarlo scappare sul lago.
Confidiamo, come sempre, nella sua voglia di fare e nelle sue idee per trattenerlo qui all’interno delle Mura dove è giusto che stia! Forza Prof siamo nelle Sue Mani come quando il gruppo di inseguitori raggiunge il fuggitivo, Rilanciamo l’attacco!