Continuano a crescere le antenne della telefonia cellulare che implementano sempre più la rete 4G e 5G. Ecco i dati di Arpat.

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Tanti comitati con infinite proteste ma poi crescono i numeri della telefonia cellulare, compresa quella di ultimissima generazione. Così aumentano anche le stazioni radio base, ovvero quelle che chiamiamo “antenne” e che ormai formano una specie di “foresta tecnologica” sopra le nostre teste.

Nell’ultimo anno disponibile i dati dell’Arpat fotografano un aumento che non era mai stato così rilevante dal punto di vista numerico. Il dato di fine 2023 rispetto a quello di fine 2022 vede un aumento di ben 220 stazioni in provincia di Lucca (da 2.050 a 2.270) e di ben 1.987 (da 19.540 a 21.527) in Toscana. Numeri così elevati non trovano riscontro negli anni precedenti, nemmeno nel quadriennio 2014-2017 quando si registrarono gli aumenti maggiori guardando alle percentuali rispetto agli anni immediatamente precedenti.

L’annuale relazione dell’Arpat evidenzia l’indicatore rappresentato dal numero di stazioni radio base (SRB) attive nell’anno 2023 sul territorio regionale riferite alla superficie e al numero di abitanti. Per postazione si intende l’insieme di uno o più impianti, afferenti allo stesso gestore, presenti sullo stesso supporto fisico o su più supporti posti sullo stesso edificio o nelle dirette pertinenze. Per impianto si intende la singola tecnologia per telefonia mobile. In conformità con le linee guida messe a punto dal SNPA, il numero delle postazioni è fornito escludendo i cosiddetti “ponti radio” che, per le loro caratteristiche radioelettriche, producono un impatto ambientale generalmente di scarsa rilevanza. Gli indicatori tengono conto delle dismissioni e nuove attivazioni avvenute nell’anno di riferimento. E’ così evidente che il numero di postazioni SRB (associabili ad uno specifico gestore) risulta pari a 5.042 in Toscana con una presenza di tecnologie (2G-3G-4G-5G) pari a 21.527 impianti. Non si sono avute invece variazioni significative delle postazioni radio televisive (come invece era successo nel 2022 a seguito del passaggio al servizio digitale terrestre in ambito locale, che ha consentito di concentrare la trasmissione di numerosi programmi TV in un unico segnale radio). Per le stazioni radio base si è avuto un aumento di circa 273 postazioni (5,7 per cento circa in più rispetto a quelle attive al 2022) e un aumento degli impianti installati e attivati per il proseguimento dell’implementazione della rete 4G e 5G (10 per cento rispetto al totale degli impianti attivi al 2022). Le stazioni radio base sono spesso installate in co-siting (stesso palo o pali vicini). I siti in Toscana sono 3.370 per le stazioni radio base con il sito che viene definito in base alla distanza reciproca tra i pali insistenti in una determinata area).

Si confermano le densità di impianti per popolazione più elevate in corrispondenza delle province con i territori più vasti (Grosseto, Siena e Arezzo), dovendo comunque garantire un’adeguata copertura territoriale, mentre la densità più alta per chilometro quadrato si ha a Prato ed è legata alla densità abitativa più alta della Toscana.

Guardando alla percentuale di siti con superamento dei valori normativi rispetto al totale dei siti controllati emerge che non ci sono state criticità. I superamenti possono riguardare il limite di esposizione di 20/40 Volt/metro per quanto riguarda i luoghi ad accesso occasionale o il valore di attenzione di 6 Volt/metro relativo ai luoghi a permanenza prolungata. Sul territorio regionale sono stati controllati 54 siti distinti con presenza sia di stazioni radio base che di postazioni radio-televisive (per un totale di 179 postazioni), di cui: 50 siti stazioni radio base e 13 siti con postazioni radio-televisive. I siti controllati sono risultati conformi ai limiti di esposizione e valori di attenzione, con esclusione di un sito postazione radio-televisiva.

Guardando invece alla distribuzione percentuale dei valori massimi stimati nei pareri relativi alla stazioni radio base rispetto al numero totale dei pareri positivi la relazione Arpat mostra la distribuzione statistica – nei pareri positivi (1.005 nel 2023) – dei valori di campo elettrico alla massima potenzialità delle stazioni radio base installate stimato nel punto più critico in assoluto (anche riferito a un solo edificio) negli spazi dove è applicabile il valore di attenzione 6 Volt/metro. L’elaborazione viene effettuata per le stazioni radio base che rappresentano la sorgente di interesse più rilevante per questo aspetto, trattandosi di impianti installati prevalentemente in zone a maggiore densità abitativa per fornire la copertura agli utenti; il progressivo popolamento delle classi alte 4-5 Volt/metro e 5-6 Volt/metro indica in generale, nelle aree urbane, il raggiungimento della saturazione alla massima potenzialità dei siti oggetto di parere.

Per il progressivo raggiungimento di 6 Volt/metro, non sono possibili implementazioni di potenza delle stazioni radio base esistenti, a parità di altri parametri radioelettrici, né installazione di nuove stazioni radio base. Dunque «tra i siti oggetto di parere rilasciato nel 2023, il 78per cento circa supera in almeno un edificio il valore 4 Volt/metro, mentre il 48% supera i 5 Volt/metro. Anche nel 2023 la maggioranza di richieste sono relative a modifiche di stazioni radio base esistenti o coubicazione di nuove stazioni radio base su siti esistenti (aspetto incentivato dalla legge regionale 49/2011 per ridurre l’aumento di tralicci): su 1.122 postazioni richieste per le stazioni radio base 169 (circa il 15% del totale delle postazioni esaminate) sono risultate su 146 infrastrutture di nuova realizzazione (quindi con situazione di saturazione meno critica)».

Intanto i Comuni continuano a seguire l’evoluzione delle richieste delle società che si occupano di telefonia e trasmissione dati mobile.

Il Comune di Lucca, lo ricordiamo a titolo di esempio, ha approvato nel giugno 2023 il Regolamento per l’installazione ed il controllo degli impianti per telefonia mobile.

«Con il presente Regolamento – si legge nell’articolo 1 –, in ottemperanza alla legislazione nazionale e regionale in materia l’Amministrazione Comunale di Lucca persegue le seguenti finalità e obiettivi: a) avviare tutte quelle misure idonee a garantire la massima tutela per la popolazione, in termini di esposizione ai campi elettromagnetici, anche perseguendo valori di emissione cautelativi, pur nel rispetto delle normative vigenti;

b) tutelare la salute umana, l’ambiente e il paesaggio come beni primari;

c) assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti attraverso una razionale pianificazione degli stessi al fine di minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici ed assicurare ai gestori la copertura del servizio; disciplinare le procedure per l’installazione, modifica, riconfigurazione, delocalizzazione, dismissione e ed in generale la gestione di tutti gli impianti per le telecomunicazioni operanti nell’intervallo di frequenza compresa tra 100 KHz e 300 GHz, gli impianti mobili su carrato, gli impianti provvisori nonché gli impianti di ponti radio o assimilabili installati nel territorio comunale;

d) stabilire i criteri per l’attuazione delle azioni di risanamento ai sensi dell’art. 12 della L.R. 49/2011;

e) garantire il contenimento dell’inquinamento ambientale derivante dalle emissioni elettromagnetiche degli impianti ed il conseguimento, nell’esercizio degli stessi, del principio di minimizzazione richiamato anche mediante l’accorpamento degli impianti su strutture di supporto comuni o quantomeno all’interno di siti comuni;

f) conoscere la situazione generale relativa al livello d’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici anche ai fini dell’autorizzazione all’installazione di nuovi impianti;

g) garantire la partecipazione dei cittadini alle scelte relative al corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti;

h) fornire corrette informazioni alla popolazione mediante incontri e dibattiti pubblici con l’Amministrazione comunale e/o con esperti, seminari, convegni ecc.

Per il miglior perseguimento delle finalità sopra riportate i soggetti interessati ad installare e/o mantenere impianti di cui al presente regolamento debbono presentare, conformemente a quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale, la migliore soluzione tecnica, praticabile al momento della richiesta, che riduce al livello più basso possibile i campi elettromagnetici».

Qui il testo del regolamento per l’installazione ed il controllo degli impianti per telefonia mobile.

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