Come trasformare Lucca in una piccola Parigi: il sogno di Elisa Baciocchi

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Elisa Bonaparte è una ribelle, anche se è la sorella minore dell’uomo più importante d’Europa – e del mondo intero -, Napoleone Bonaparte. Ella sposa senza chiedere il consenso a nessuno un capitano corso, Felice Baciocchi, una scelta che mette in crisi il potente Napoleone stesso che non può far altro che accettare la decisione. Elisa, tuttavia, ha una vera devozione e un rispetto sincero per il fratello, tanto che quando arriva per la prima volta a Parigi, nel 1798, mette da parte pettegolezzi e frivolezze, e si butta a capo fitto nella conoscenza di ogni possibile sfaccettatura della complessa macchina amministrativa francese. Questa sua particolare attenzione alla gestione della cosa pubblica, unita a una lucidità fuori dal comune, le offre le simpatie del fratello che la premierà alla prima occasione disponibile.

Appena l’impero francese si espande anche nei confini italiani, Elisa si guadagna il titolo di principessa di Piombino. In Toscana c’è una città che desidera in ogni maniera conservare la propria indipendenza, ma ha bisogno di un gesto della provvidenza affinché possa accadere. Ecco che Lucca trova Elisa Baciocchi, mentre la donna scopre un luogo perfetto dove poter sfoggiare le proprie capacità amministrative. I lucchesi la invocano come loro sovrana, mettendo in salvo la loro autonomia. Lei, invece, comincia a governare questo piccolo stato costituzionale, con piglio autoritario e illuminato.

Elisa rimette in ordine gli organi amministrativi cittadini, dà nuovo impulso all’economia, alle arti e al commercio, imposta un nuovo disegno urbano e importa in Toscana delle specie di piante fino a quel momento inedite. I lucchesi la amano perché riesce a coinvolgere tanto i borghesi quanto gli aristocratici, la città murata cresce florida e grazie alla sua intercessione i sudditi sono esentati dalla costrizione della leva imperiale. Quando cala il sole ogni angolo viene illuminato a giorno da migliaia di torce che favoriscono feste, balli e gioia dovunque. Lucca diventa così una piccola Parigi, la più francese tra le città della Toscana: un ventaglio di vie abilmente adornate e lastricate, spazi bagnati dalla luce diurna, alberi e piante che punteggiano il centro.

A differenza del marito, da sempre intento a coltivare modeste ambizioni, Elisa vuole espandere i confini del suo governo. Con un’abile mossa riesce così a far detronizzare la rivale Maria Luisa di Borbone, assumendo il comando dell’intera regione nel 1809 sotto il titolo – riesumato – di Granduchessa di Toscana. La successiva caduta dell’impero le toglierà quasi di ogni onorificenza, ma l’opera attuata non può essere intaccata. Rimane sotto lo sguardo di tutti come testimonianza della grandezza di una donna che, armata di volontà e ingegno, ha saputo ritagliarsi un ruolo primario al di fuori dall’ingombrante ombra del fratello.

Tommaso Giacomelli
Tommaso Giacomelli
Giornalista e giurista, le passioni sono per me un vero motore per vivere la vita. Sono alla ricerca inesausta della verità, credo nel giornalismo libero e di qualità. Porterò il mio contributo a "Lo Schermo" perché si batte per essere una voce unica, indipendente e mai ordinaria.

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