In fondo al viale Regina Margherita, praticamente all’altezza di Porta San Pietro, per moltissimo tempo vi era sito un luogo che ha segnato le vite di ben più di una generazione di lucchesi, il Chiosco Nelli. Un locale aperto 24 ore su 24, che ha scandito le giornate dei tanti consumatori che usavano questo posto come punto di riferimento per svagarsi, per fare colazione prima di andare a lavoro o per mangiare un pezzo dolce prima di rincasare dopo una serata trascorsa a ballare. Chi non ha speso un minuto della sua vita, almeno fino ai primi anni ’90, per prendersi un bel caffeino al Chiosco e salutare il titolare, il Signor Nelli, il re dei frati, con il suo tipico baffone bianco. Ma la specialità della casa era il toast con crauti, senape e tabasco, un vero e proprio must per “quelli del Chiosco Nelli”.
Al suo interno si potevano trovare le persone più diverse, alle ore piccole si incrociavano al bancone coloro che ritornavano dalla discoteca – chi dallo Jojo, Greenship, Casina Rossa, Pianeta Rosso, Golden Boy o chi dalla Versilia – con i cacciatori che dopo una dose di caffè e “brioscia” partivano per loro avventure nei boschi. Tra i vari nottambuli che si potevano incontrare ci poteva essere quello un po’ ubriaco, a volte qualche donnina di facili costumi così come la persona più tranquilla della città. Quanti baci rubati, quanti sguardi d’intesa, qui sono nati tanti amori, altrettanti ne sono finiti, così come sono state coltivate numerose amicizie e fugaci conoscenze. All’ombra di quell’albero che spuntava dal tetto della struttura sono stati raccontati una miriade di aneddoti da parte di giovani e meno giovani che qui avevano il proprio confessionale. C’è chi ha un bagaglio di ricordi infinito legato a questo semplice chiosco, tanto da farlo divenire un vero e proprio posto del cuore per chi ha vissuto quegli anni spensierati in un luogo amichevole e accogliente. Purtroppo un incendio se lo è portato via, segnando la sua triste fine, ma quello che ha significato per tanti lucchesi è rimasto scolpito nella memoria e da lì non se ne potrà mai andare.
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