Pochi giorni fa cadeva il trigesimo della scomparsa del prof. Raffaello Nardi. Lucca ha perso una personalità importante e umanamente notevole. Il Centro Nazionale per il Volontariato ha avuto l’opportunità di collaborare con il professore sviluppando progetti di Servizio Civile all’interno della sede dell’Accademia Lucchese di Scienze, Lettere ed Arti da lui presieduta autorevolmente. Questi progetti sono diventati rapidamente molto ambiti dai giovani aspiranti, segno della vivacità culturale dell’Accademia, ma anche della carica motivante delle persone che ci si dedicano. Ci ha colpito la freschezza, la curiosità e – persino! – l’umiltà con cui il prof. Nardi ha approcciato questa esperienza: era vivamente interessato a lavorare con i giovani e si poneva sempre in ascolto, desideroso di conoscere questo mondo. Volevamo darne testimonianza.
Abbiamo pensato che il modo migliore fosse chiedere un ricordo alle persone che hanno avuto l’opportunità di fare questa esperienza e due volontarie di Servizio Civile hanno accolto questa proposta. Le ringraziamo e passiamo a loro la parola:
Federica: “conoscere e lavorare con il Professor Nardi è stato un onore. Tra gli insegnamenti che mi ha lasciato il ricordo più vivido rimarrà quello del suo amore per l’Accademia Lucchese, cui ha dedicato anni di impegno, cura e dedizione”.
Lavinia: “Raffaello Nardi era un uomo straordinario, un professore integerrimo, un padre amorevole.
Un uomo di grande intelligenza, di profondi sentimenti, generoso, altruista, premuroso, profondamente legato alla sua famiglia.
Era una persona solare, ironica e cordiale, sempre elegante, con un sorriso in volto e nello sguardo, una persona con una forza e una tenacia ineguagliabili.
Professore competente e preparato ma di un’umiltà disarmante, professionale e dedito al lavoro, capace di mettersi in discussione tenendo sempre conto dell’opinione altrui, determinato nel raggiungimento dei propri obiettivi e preciso e scrupoloso nella realizzazione, ma soprattutto sempre attivo nel suo lavoro.
Divulgava la sua conoscenza con grande delicatezza, spontaneità e concretezza, affascinando chiunque avesse l’onore di incontrarlo.
Mi ha insegnato molto, sia a livello professionale, ma soprattutto a livello umano, sono grata di avere avuto l’onore di conoscerlo e di confrontarmi con lui ogni giorno”.