“Puccini e la sua Lucca” è il primo Festival a ripartire in Italia: lunedì 15 giugno, infatti, torna il consueto appuntamento dedicato al Maestro lucchese più conosciuto nel mondo. Alle ore 19, nella storica location della chiesa San Giovanni, ripartono i concerti in ambienti sanificati e con il distanziamento sociale garantito. La novità? Quest’anno, come atto d’amore verso la città, i concerti saranno gratuiti per i cittadini italiani. Ne abbiamo parlato con Andrea Colombini, Presidente e Direttore artistico del Festival.
Sig. Colombini, cosa ci dice a proposito di questa ripartenza post-Covid?
“Puccini e la sua Lucca International Festival” sarà la prima manifestazione musicale a riaprire le porte in tutta Italia, e di questo sono estremamente orgoglioso. La nostra è l’unica organizzazione permanente dedicata alla valorizzazione del binomio Lucca – Puccini, quindi abbiamo il dovere di ripartire: lo faremo in totale sicurezza grazie al distanziamento sociale garantito dagli ampi spazi della chiesa e alle procedure di sanificazione prima e dopo ogni evento. Il tutto, come sempre, avverrà anche grazie alla costante collaborazione con l’Orchestra Filarmonica di Lucca, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la Fondazione Banca del Monte di Lucca.
È tutto pronto?
Assolutamente si. I solisti del Festival – accompagnati al pianoforte dal Maestro Diego Fiorini – sono pronti a tornare in scena per proporre al pubblico un repertorio affascinante e diverso ogni giorno, com’è consuetudine da 17 anni a questa parte.
Perché questa scelta di introdurre l’ingresso gratuito per i cittadini italiani?
È un modo per dimostrare la nostra vicinanza a chi ha sofferto in questi mesi. Del resto, una delle caratteristiche prioritarie del nostro Festival è sempre stata quella di favorire la più ampia fruizione possibile della musica e della cultura, a Lucca e nel mondo. La città in questo momento è sostanzialmente priva di eventi: noi favoriremo un ripristino della socialità in totale sicurezza. Il nostro vuole essere un volano, un motore concreto per sostenere il turismo interno. In questo modo i nostri connazionali potranno venire a Lucca, godere delle bellezze della città ed assistere gratuitamente a grandi concerti.
Un pubblico in maggioranza italiano, quindi, diversamente da quanto accadeva in passato.
Si ma il Festival arriverà all’estero in ogni caso, perché se dobbiamo ripartire lo facciamo in grande stile! Grazie alle importanti relazioni diplomatiche intrattenute da anni in Gran Bretagna, infatti, verrà organizzato uno streaming internazionale dei concerti, che in questo modo saranno visibili in real time in tutto il Regno Unito. Ritengo che questo sia un biglietto da visita di inestimabile valore per Lucca e per Puccini. Il nostro, in definitiva, deve essere un segnale per tutto il tessuto economico, culturale e turistico della città.
C’è stato spirito di collaborazione da parte della città e delle Istituzioni?
Si. Lucca vuole ripartire, la gente vuole ripartire. Ho percepito disponibilità da parte di tutti i protagonisti della città: CONFCOMMERCIO, le Fondazioni e perfino il Comune, nei cui confronti di solito non sono tenero! Quindi – per primi in Italia – ripartiamo con maggiore entusiasmo!