I nostri immobili: la Manifattura Tabacchi (replica del CSX)

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Premessa della redazione: il centrodestra è stato invitato a mandare un suo contributo di replica per questa uscita della rubrica “Lucca in consiglio” ma non è giunto. Contiamo, nelle prossime edizioni, di avere contributi da ambodue le parti.

In questo periodo di enormi cambiamenti economici e politici, è fondamentale che vi sia, trasversalmente alle forze politiche, un minimo di unità di intenti nell’approccio di fondo.
Ed è positivo notare che, tra i due interventi del centrosinistra e del centrodestra, ci sono punti in comune nella visione su ciò che dovrà essere la ex Manifattura Tabacchi: ovvero una riqualificazione a 360° che consenta di installare una pluralità di funzioni, senza limitarla a una sola opzione, che sia uffici comunali, oppure uno o più musei.
Rimane ovviamente lo strascico dei dibattiti accesissimi. L’amministrazione di centrosinistra ha tentato una riqualificazione con vari attori, che consentisse di attrarre investimenti privati, coniugando l’interesse pubblico. È stato un tentativo giusto, anche se la “quadra” non è stata trovata. E questo, paradossalmente, è l’approccio da mantenere: interventi pubblici così rilevanti vanno realizzati solo se portano beneficio alla collettività, e tale valutazione deve essere fatta attentamente sulla base di valutazioni tecniche.
Altrove, ovvero a Firenze, questo approccio è andato a buon fine, peraltro con una modalità analoga. Probabilmente ha contribuito la grande capacità del capoluogo toscano di attrarre investimenti consistenti, ma è comunque un punto di osservazione interessante, da cui partire e da analizzare.
Il successo crescente della riqualificazione della ex Manifattura Tabacchi di Firenze è tale da ricevere elogi anche da chi, a Lucca, ha fortemente osteggiato l’approccio dell’amministrazione Tambellini. Eppure gli ingredienti sono simili: abbiamo una partneship tra enti pubblici e privati (Cassa Depositi e Prestiti e il fondo inglese Aermont Capital), e l’installazione di una pluralità di funzioni, come scuole, luoghi di aggregazione, attività culturali, e anche nuove abitazioni. La famosa residenza, estremamente attaccata da alcuni attori politici lucchesi, è ben presente nell’apprezzato esperimento fiorentino, come si può osservare nella pubblicità instagram “liveinmanifatturatabacchi”. Con una scorsa veloce si notano subito le immagini delle varie tipologie di alloggi riqualificati, dai costi non esattamente popolari: dai bilocali da 404mila euro, ai loft a da 993mila euro.
A Lucca, sicuramente, maggiore attenzione va data ad attrarre attività economiche: da qui il tentativo della passata amministrazione, fino all’ultimo, di portare un’industria informatica internazionale dentro le mura. Molto si può fare e altre idee possono essere sviluppate: interessante e promettente, ad esempio, è il filone degli Istituti Tecnici Superiori, ovvero il trait d’union tra formazione e industria. Bene, quindi, che vi sia dibattito e confronto su questi temi. Il centrosinistra continuerà a contribuire, portando idee e proposte.

Gabriele Olivati

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