E poi a Montecarlo arriva la Festa del Vino. Nell’aria avverti già un cambiamento, ma razionalmente sai che settembre è uno dei mesi più belli dell’anno, e non solo per il vino. Ormai da oltre cinquant’anni la Festa del Vino dell’antico borgo fra Lucca e la Valdinievole, nella sua evoluzione, è diventato asse portante del settore e anche di indotto e variegati punti di riferimento.
Affermare che se oggi il vino di Montecarlo è conosciuto e apprezzato nel mondo è per merito dei montecarlesi sembra una banalità. E invece c’è dietro una cultura agricola, saper lavorare la terra, rispettarla, e contemporaneamente dimostrare – fin dai primi tempi – senso di appartenenza, di comunità, di riservatezza, capacità produttiva e aziendale: e i montecarlesi sono stati capaci di trasmetterla di padre in figlio. Col risultato che un piccolo territorio doc di circa 200 ettari raggiunge una produzione di circa un milione di bottiglie all’anno, un quarto esportate all’estero.
A metà anni Sessanta del secolo scorso gli amministratori di allora ottennero il marchio DOC. La Festa agli inizi aveva le sembianze di una sagra, ma intanto moltiplicava il messaggio, l’immagine, il marketing, valorizzava la qualità del prodotto e del territorio. Oggi possiamo tranquillamente affermare che a Montecarlo si celebra uno degli appuntamenti più importanti. Sono significative ed efficaci le frasi che ripete spesso il presidente del Consorzio del vino, Gino “Fuso” Carmignani dall’alto della sua esperienza: la storia del vino è la storia dell’uomo, il vino è l’importante mezzo di comunicazione per la convivialità…questa terra è in simbiosi con la parola vino.
Il programma della manifestazione è stato presentato dal sindaco Federico Carrara (e dai suoi collaboratori), che ha voluto giustamente ringraziare le varie realtà locali che partecipano al successo della Festa. Ouverture giovedì 1° settembre e si va avanti ogni sera fino a domenica 11 – e il giorno 8 si celebra la patrona Madonna del Soccorso – ; il format è quello ormai conosciuto e apprezzato, basato su enogastronomia, arte, cultura, musica e tradizione, con l’aggiunta di personaggi protagonisti di alcune serate. L’evento principale è il Salotto del vino e del verde, cene a prenotazione (pro loco telef. 0583 228881 – 338 1087709), abbinamenti gastronomici a tema che s’ incontrano con il Montecarlo DOC, a partire da domenica 4 nel giardino dell’Istituto Pellegrini Carmignani. E comunque i tipici locali del paese resteranno sempre aperti.
Nella foto (di Roberto Regoli), il presidente del Consorzio del Vino, Gino Carmignani detto “Fuso”.