A sud di Lucca, nella zona di Pontetetto alle spalle del canile locale, esiste un vecchio ponte dalla struttura bizzarra e ormai arrugginita. Questo manufatto in pietra e ferro, però, ne ha di storia da raccontare, perché per secoli è stato uno dei pochi modi per mettere in comunicazione Lucca con la frazione Guamo, passando attraverso il superamento del canale Ozzeri, in quella via che costeggiava il canale della Formica. Questa opera viene chiamata come “Ponte dei Frati” o “Ponte ai Frati”, poiché da qui transitavano, già dall’anno 1000, i frati che vivevano nei numerosi monasteri collocati nella parte meridionale della città. Questa nomea resiste ancora oggi, anche se lo scenario è cambiato e anche lo stesso ponte non è più quello che vedeva gli uomini in saio passare sopra all’Ozzeri.
Fino ai primi anni del 1900, infatti, il ponte distava almeno duecento metri più a valle rispetto all’odierna collocazione. La struttura visibile ai nostri giorni è stata sviluppata intorno agli anni ’30 ed è caratterizzata da due forti contrapposti in muratura uniti a una campata in ferro. Sorge in prossimità della confluenza del canale della Formica nell’Ozzeri, in uno scenario bucolico ed estremamente naturale, quasi incontaminato. Proprio il Ponte dei Frati è stato fondamentale durante la Seconda Guerra Mondiale, nei caldissimi giorni dell’agosto e settembre del 1944, quando si intensificarono gli scontri tra le truppe nazi-fasciste di occupazione e quelle Alleate e partigiane di liberazione. Il 4 settembre, con Lucca ormai liberata dall’invasore, la staffetta partigiana attraversava questo ponte per andare a comunicare agli Alleati di non bombardare la città. Questo episodio viene narrato anche sul cippo di marmo che si trova poco distante da lì, in via Santeschi.
Durante gli anni ’70 il Ponte dei Frati ha smesso di avere una certa importanza ed è gradualmente caduto in disuso. È stato abbandonato all’incuria del tempo e sono quasi quarant’anni che è ormai impraticabile. Un vero peccato per uno dei simboli della storia di Lucca sud, un’opera che sta a cuore a tanti cittadini della zona, che hanno dato vita anche a un’associazione, “La Guscianella”, che da anni vorrebbe una riqualificazione del ponte e dell’area limitrofa.