Lucca e i partiti del centrodestra: cercasi leader!

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Le prossime elezioni amministrative rischiano davvero di trovare ai nastri di partenza un centrodestra impreparato e inadeguato, contro un Partito Democratico (e affini) che – nonostante un certo grigiore vestito di retorica – ha dalla sua l’esperienza e la struttura solida di chi ha ormai preso dimestichezza con i meccanismi della macchina amministrativa.

Da Forza Italia alla Lega, passando per Fratelli d’Italia, nessun entusiasmo, poche idee, tanta confusione e moltissime diatribe di corrente. Le vicende nazionali senz’altro non aiutano, con il partito di Giorgia Meloni che attualmente si trova incastrato nei soliti giochi al rialzo della sinistra (fascismo si, fascismo no?) e la Lega post-padana a inseguire dietro, nel disperato tentativo di recuperare quei consensi passati alla “pasionaria” della Garbatella: uno al governo e uno all’opposizione, senza alcuna logica apparente, con Forza Italia che galleggia mantenendo le ormai note percentuali, strizzando talvolta l’occhio ai moderati di Azione e di Italia Viva.

I risultati generali delle elezioni confermano questo trend, e viene quasi da dire che è facile intuire perché la gente scelga di votare il centrosinistra. Anche qui da noi – nonostante i maldestri tentativi di raccontare una verità diversa – le cose sono andate in questo modo: dopo le note vicende di Massarosa si è persa anche la scommessa Altopascio, senza che questo sia servito ad aprire una parentesi di riflessione e autocritica nei partiti in vista delle elezioni lucchesi che si terranno tra pochi mesi.

Qui Forza Italia fatica a palesarsi, Fratelli d’Italia è stretta tra le morse di due correnti che rappresentano modelli opposti di fare politica e, per quanto riguarda la Lega, nell’ambiente ci si chiede se i vertici locali (a dire il vero, pochi di Lucca) siano davvero adeguati a sostenere il peso di una leadership in un momento così delicato (speriamo, per queste parole, di non essere querelati come successo ad Aldo Grandi!).

E le civiche? SìAmo Lucca si è sin da subito intestata la battaglia sulla Manifattura, ma giustamente il consigliere pentastellato Massimiliano Bindocci ha chiesto a tutti di non appuntarsi sul petto medaglie che sono trasversali e condivise. Fabio Barsanti sembra uno dei pochi che sa davvero di cosa si parla, ma la scommessa vera è riuscire a far breccia – oltre le percentuali della scorsa volta – nei cuori moderati e democristiani dei lucchesi. Mario Pardini sta invece scaldando i motori e – a quanto si dice – pare sia pronto a partire. Su quali appoggi concreti potrà contare, lo scopriremo sicuramente presto.

Per adesso bocche cucite, massimo riserbo e un certo nervosismo che filtra dall’intera area.

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