Querelle Lucca-Viareggio. Tambellini a Del Ghingaro :“Non puoi fare il Sindaco”, e intanto l’altro firma patto internazionale con Miami

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Motori accesi per le prossime amministrative, anche se le partenze sembrano ancora un po’ lente e insicure. Con un centrosinistra che dopo mesi e mesi di silenzio tombale appare ora ovunque, come il prezzemolo, con uscite più o meno coerenti, chiaro sintomo dell’inizio della campagna elettorale di Francesco che Raspini che sta dirigendo il suo gioco con consapevolezza e circospezione. Più silenziosa l’altra candidata della giunta, l’Assessore Ilaria Vietina che ha annunciato, durante “un incontro privato tra amici”, ma organizzato dalla stessa a Real Collegio, di volersi mettere in gioco. Passo compiuto. Passino le modalità opinabili. Ma la Vietina sarà della partita.

Dall’altra parte le cose non sono il Carnevale che la città – probabilmente – si aspettava: pur partendo in anticipo, con tavoli di confronto, le forze del centrodestra non riescono, a quanto pare, a trovare un’unione e di conseguenza il nome del candidato sindaco ‘di coalizione’ tarda ad arrivare. Tanti i papabili, ma pochi gli audaci che davvero si metterebbero in gioco. Sotto i riflettori Mario Pardini, appoggiato da parte di Fratelli d’Italia e pare da quasi tutti i piani alti dei partiti di centro-destra. Tuttavia, non tutti in città sembrano essere d’accordo, soprattutto alcune civiche e chi del lavoro sul territorio e dell’excursus politico ne fa un principio fondamentale. E così la ruota fatica a mettersi in movimento. Certo la posta in gioco è alta: queste elezioni sono sicuramente – come già detto – l’occasione di riscatto di un centrodestra che avrebbe servita una vittoria abbastanza facile, se giocata bene. Ma le carte restano coperte.

E poi c’è lui: Giorgio Del Ghingaro. L’uomo che potrebbe cambiare le carte in tavola, che potrebbe cambiare perfino il gioco. Aleggia sulla città la sua possibile candidatura e gli ultimi fatti sembrano dare ragione a chi aveva previsto l’attuale Sindaco di Viareggio in lista per le comunali di Lucca.

Torna infatti a far discutere la querelle Tambellini – Del Ghingaro con le ultime uscite del nostro Sindaco che, durante la trasmissioni “I Segni Del Tempo”, in onda qualche sera fa su Canale 50 ha lanciato – senza nemmeno troppi mezzi termini – una frecciata a colui che guida Viareggio e che i rumors danno come possibile candidato a Lucca, pronto a sparigliare tutti i tavoli da un momento all’altro.

Per interpretare bene il ruolo di Sindaco bisogna appartenere in modo potente e forte alla comunità”, afferma Tabellini. “Tecnicamente, dopo 9 anni, sentirei di poter fare anche il Sindaco di Firenze o di Roma ma non potrei farlo sentimentalmente perchè io appartengo alla comunità lucchese e perchè sono nato all’interno di questa comunità. Non è intercambiabile un ruolo ad un altro. Non posso andare a fare il Sindaco da un’altra parte perchè, semplicemente, non appartengo a quel luogo. Fare il sindaco non è fare politica in senso lato: è rappresentare lo spirito di una comunità”, conclude il nostro Sindaco uscente come a dire a Giorgio Del Ghingaro – come lui stesso ha scritto – “Non puoi fare il Sindaco”.

Il viareggino per adozione, ora al secondo mandato – vinto al primo turno nel settembre 2020 – non si è tirato indietro a questa provocazione e, nel suo stile che ormai conosciamo, ha replicato sul suo profilo facebook andando dritto al punto:
Il primo cittadino lucchese uscente, a domanda di un giornalista, sostiene che uno del compitese (posto per lui plebeo), andato poi al mare, addirittura al di là del monte (luogo per lui straniero, quindi infido e pericoloso) non avrebbe dentro l’anima della città. Di conseguenza – prosegue Del Ghingaro – non potrebbe fare il Sindaco come lui, che viene da Lucca fora ma non troppo.
Bene, sottolineando che per due volte ho dato la mia fiducia di cittadino al sindaco uscente, e prescindendo dalla considerazione sulla qualità dell’Amministrazione che ne è derivata (lascio ai posteri…), prescindendo anche dal fatto che in un colpo solo ha offeso i capannoresi, i viareggini ed il sottoscritto, prescindendo dal concetto di superiorità che traspare dalle sue parole, prescindendo anche da una diversa idea di politica che ne deriva, prescindendo da tutto questo.. ringrazio per la considerazione, non nuova come detto, che mi sembra quasi di buon augurio. Poi si vedrà”.

Una risposta senza mezzi termini quella di “Re Giorgio” che, ancora una volta getta l’amo sulla possibile apparizione a Lucca anche se, per adesso, si dimostra affezionato al mandato che porta avanti senza paura affrontando – e questo non si può negare – sfide concrete e audaci.

Perchè se c’è una cosa che va detta – tralasciando i botta e risposta, i giochi politici, le strategie giuste o sbagliate che siano, il futuro che ci aspetta per la nostra città – è quella che Giorgio Del Ghingaro, piaccia o non piaccia, le cose le fa e – dispiace dirlo – le fa in barba ai discorsi della nostra Amministrazione.
Discusso, a tratti controverso, forse scontroso ma sempre dritto all’obiettivo che si pone, senza lasciare le cose a metà. Esempio di ciò, motivo anche quello di polemiche in questa esilarante battaglia Lucca-Viareggio degli ultimi mesi, l’impegno nel candidare le due città a “Capitale della Cultura 2024”.
Se è vero che il Sindaco di Viareggio ha sfidato il nostro primo cittadino, è vero anche che le proposte messe sul tavolo dai due non avevano paragoni. Ancora una volta la nostra Amministrazione ha parlato, spiegato, raccontato ma non osato. Cosa che invece Del Ghingaro non ha tardato a fare e infatti ha “scippato” la candidatura a Lucca.
Questa mattina si è tenuto infatti un incontro molto significativo per Viareggio ma di conseguenza anche per Lucca e per tutta la Toscana: Giorgio Del Ghingaro ha firmato infatti il “Patto di amicizia tra Viareggio e Miami- Dade” alla presenza della delegazione di Miami al completo. Protagonisti Jose “Pepe” Diaz, Presidente della Contea di Miami- Dade e Daniella Levine Cava, Sindaco di Miami-Dade.

La relazione tra Miami e Viareggio è nata dalla nautica ma ci auguriamo che possa implementarsi e coinvolgere altri settori – ha affermato Giorgio Del Ghingaro – Avete partecipato ad un varo stupendo, assistito al Carnevale e visitato i luoghi di Puccini”, ha proseguito il primo cittadino di Viareggio agli americani presenti.
Un ringraziamento speciale anche per il supporto garantito per la candidatura di Viareggio a Capitale Italiana della Cultura 2024” ha concluso.

Ecco, che ci piaccia o no, in questo modo e con queste azioni Viareggio è riuscita ad essere al centro di un rapporto internazionale, facendosi conoscere oltreoceano e sviluppando rapporti con importanti personalità dall’altra parte del mondo. Inoltre, si dice che, per quanto riguarda il supporto alla candidatura a città della Cultura, Viareggio lo abbia ottenuto da tutte le realtà circostanti a noi, tranne che dal comune di Lucca.

Che sia questo il modo giusto di far politica? Che ci sia un modo giusto e universale di farla, come ha affermato Tambellini che “fare politica non significa farla in senso lato”? Affermazione poco comprensibile, del resto.

Ad ogni modo, lontani dai personalismi – come sempre cerchiamo di dimostrare – guardiamo ai fatti: mentre il nostro Sindaco si affanna a proporre un Raspini che dovrebbe agire in modo discontinuo nella continuità (o viceversa, perchè oggettivamente lo slogan di questa campagna elettorale a Lucca non lo ha capito nessuno) c’è chi, come Giorgio Del Ghingaro, certamente provoca, ma allo stesso tempo dimostra con fatti concreti come apportare valore alla città che amministra.

Le prossime puntate saranno sicuramente interessanti: un bluff o la reale intenzione di Del Ghingaro a proporsi a Lucca? Per ora silenzio, un silenzio che potrebbe essere utilizzato dalla nostra Amministrazione e da tutte le forze politiche in gioco nelle prossime amministrative per captare le occasioni migliori per la nostra città e sfruttarle al massimo.
Perchè alla fine ciò che resta, sono i fatti. Dei discorsi la politica e i politici sono pieni: di uomini concreti un po’ meno ed è ciò che Lucca si aspetta per il futuro.

Bianca Leonardi
Bianca Leonardi
Classe 1992, Lucca. Una laurea in giornalismo e tanta voglia di dar voce a chi troppo spesso resta in silenzio. Lavoro da anni nella comunicazione e nell'organizzazione di eventi, saltando tra musica, teatro e intrattenimento. Perché "Lo Schermo"? Perché siamo giovani, curiosi e affamati di futuro.

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