Scavi archeologici alla Manifattura? Le foto esclusive

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Appurato che il Comune ha dato l’ok per scavare nella parte sud della Manifattura – come già avevamo rivelato la scorsa settimana – abbiamo deciso di approfondire la faccenda e recarci sul posto per verificare di persona cosa stia succedendo, visto il solito silenzio e le non risposte dell’Amministrazione.

Gli scavi, commissionati da Coima – in accordo con la Soprintendenza – e poi autorizzati dal Comune nei mesi di aprile 2021 e giugno 2021, come testimoniano gli atti protocollati e firmati dal RUP Antonella Giannini, servirebbero quindi a scoprire e rinvenire se e cosa c’è sotto l’edificio della parte sud dell’edificio in vista del progetto Coima-Fondazione che, come se la proprietà fosse già loro, si sono anticipati nell’avanscoperta per non trovare – evidentemente – spiacevoli scoperte una volta vinto il bando di gara e quindi l’inizio della realizzazione del parcheggio interrato, inserito nel famoso project financing.

Come prima cosa, andando a visionare il retro del parcheggio della Cittadella, circondato appunto dall’immobile, si nota che tutta l’area è transennata, lasciando libera solo la rampa di quello che oggi è un piccolo e improvvisato parcheggio sopraelevato. Accanto ad essa, il cantiere che, cosa singolare, mentre fino a qualche giorno fa era aperto – come molti altri possibili passaggi facilmente oltrepassabili – adesso è tutto magistralmente chiuso. Che sia la conseguenza degli articoli usciti nell’ultima settimana riguardo i sondaggi?

Prima cosa fondamentale che si nota – avendo visionata la zona spesso nell’ultimo periodo – è l’assenza del cartello di cantiere, ovviamente obbligatorio, essendo citato nel Testo Unico dell’Edilizia (con il DPR 380 del 2001) e nel Testo Unico per la Sicurezza sul lavoro, con il Decreto Legislativo 81 del 2008. Esso deve – anzi dovrebbe – essere affisso in bella vista, solitamente all’ingresso, esplicando che tipo di lavori si stanno svolgendo, da chi sono stati commissionati e chi li sta eseguendo.
Coerentemente con la non trasparenza di un’Amministrazione che non avverte nemmeno dell’avvio degli scavi, è chiaro che il cartello non c’è ma esiste solo un “vietato l’accesso ai non addetti ai lavori”

Salendo sulla rampa di parcheggio sopraelevato, quello che abbiamo potuto vedere è che effettivamente i lavori Manifattura sud ci sono, anche se nessuno ci ha mai fatto caso, distrattamente o volutamente.
In queste foto si vedono benissimo nella parte esterna colate di asfalto fresco nero, a forma di tunnel anche, che sottoponendole agli esperti del settore hanno tranquillamente affermato che si tratta di riprese volte a coprire i saggi archeologici. All’interno invece, si nota in molti punti battuto di cemento grigio utilizzati perlo stesso scopo.

A paragone, anche due foto dello stesso punto, facilmente individuabile dalla scritta sul muro dietro: la prima datata febbraio 2021, la seconda del mese di giugno 2021.

Certo qualcuno potrebbe sempre dire che si tratti di un qualsiasi altro intervento risolutivo (e allora perchè non dirlo?) andando di nuovo contro il parere degli esperti del settore ma, alla fine, tutto sembra molto chiaro.
L’amministrazione ha tenuto nascosto l’avvio dei sondaggi, non è stato inserito nessun cartello di cantiere dove venisse esplicato la natura dei lavori e la ditta selezionata ma allo stesso tempo ingegneri, archeologi e architetti confermano che quelle tracce si riferiscono agli scavi.
Come dice il detto? Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, tre indizi sono una prova.
Se poi a qualcuno fa comodo credere a un tubo rotto nessun problema, ci siamo abituati.

Bianca Leonardi
Bianca Leonardi
Classe 1992, Lucca. Una laurea in giornalismo e tanta voglia di dar voce a chi troppo spesso resta in silenzio. Lavoro da anni nella comunicazione e nell'organizzazione di eventi, saltando tra musica, teatro e intrattenimento. Perché "Lo Schermo"? Perché siamo giovani, curiosi e affamati di futuro.

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