Riceviamo e con piacere pubblichiamo la lettera/articolo di un affezionato lettore de Lo Schermo, ancora una volta ribattezatosi Goga Meremeo. Profondo realismo mascherato da sana e sagace ironia. Buona lettura.
“Squillano le trombe! Rullano i tamburi. Soffiano i tromboni! Finalmente si parte!
Il Grande Progetto Puccini 2024, anno della morte del Maestro, è partito.
Il fausto evento è stato annunciato con la giusta enfasi. Si comincia con le “sentinelle di Puccini”: sulle saracinesche di alcuni negozi del centro cittadino saranno dipinte le immagini delle eroine delle opere di Puccini: di giorno, essendo le saracinesche alzate non si vedono, ma di notte le “Sentinelle” entrano in azione e allora si potranno ammirare.
Non appena la notizia ha preso a circolare ed è propagata da Tofori a Sorbano, da Deccio a Picciorana, è stato tutto un sussulto di emozioni: interesse, curiosità, apprezzamento e gran godìo. Se ne parla nei bar, se ne parla nelle corti, se ne parla tanto anche a Taranto.
Il fausto evento sarà ufficialmente inaugurato la sera del 4 luglio, quando le “Sentinelle” prenderanno servizio. Per quell’appuntamento, viste le norme anti Covid che vietano gli assembramenti, gli organizzatori hanno già preparato una rete di transenne che dovranno regolare il flusso dei visitatori.
Questi avranno a disposizione 15 minuti per ognuna delle saracinesche. Per vederle tutte ci vorranno circa due ore. Per come sono messe le transenne non è possibile tornare indietro né saltare una saracinesca e quindi, una volta iniziato il percorso, il visitatore dovrà farselo tutto fino in fondo. Al termine riceverà una medaglietta e troverà una postazione dove potrà riempire un questionario relativo al grado del suo apprezzamento, dove potrà indicare la saracinesca preferita.
Al progetto Sentinelle hanno contribuito importanti sponsor come il commendator Aleardo Brigidini di Lamprecchio, il dottor Esculapio Seppia di Navacchio, il professor Agenore Delle Acciughe di Pontasserchio, il cavalier Ermolao Gengiva di Panzano che hanno donato una gran quantità dei loro prodotti tipici.
Significativo apprezzamento del progetto l’ha espresso il consultore con delega al turismo, alla cultura ed allo sport, Epicarmo Beccafumi che ha formulato parole pensierose ed ha sottolineato l’importanza “storica, epocale, mondiale dell’appuntamemnto del bicentenario pucciniano” in vista del quale è già stato apparecchiato un tavolo con la partecipazione dei comuni di Lucca, Massarosa, Viareggio e Celle. E’possibile che in futuro altri comuni si aggiungano a quel prestigioso elenco è già si sono candidati Piandelagotti, Campolemisi, Bacchionero, Vitiana e Pianacci .
Il consultore ha colto l’occasione per esternare il suo convincimento più forte: rilanciare il turismo a Lucca, evitando di far venire i turisti che danneggiano il tessuto urbanistico e infastidiscono i residenti. Che si dividono tra residenti fissi e residenti mobili che vanno e vengono.
Infine il consultore si è detto certo che le saracinesche pucciniane recheranno un notevole contributo alla ripresa del commercio cittadino perché Lucca che è città del commercio è pronta ad accogliere chi viene dalle colline per fare le spese nel commercio del centro storico. A questo proposito gli uffici comunali stanno studiando la formula per consentire alle saracinesche pucciniane di essere viste anche quando sono alzate, ma per ora la formula non è stata trovata. Peccato. Un valido incentivo al commercio del centro storico di Lucca città del commercio potrà venire dalla medaglietta che verrà consegnata ai visitatori: ogni dieci medagliette alcuni negozi del centro (Vittadello, Tista, la cioccolateria Pera, il bananaio con i prodotti coloniali di via Fillungo, il ristorante Lepanto, la fiaschetteria di Topo Topo , il calzaturificio di Varese di fronte al Pult ) faranno lo sconto del 10 per cento su ogni acquisto.
Il progetto delle “Sentinelle” prevede una serie di manifestazioni che si svolgeranno accompagnando le serate con musiche, letture di poesie e rappresentazioni teatrali. Tutte rigorosamente pucciniane. Di sicura qualità e di grande richiamo i nomi dei protagonisti delle serate: Gosto e Mea, Gianni e Pinotto, il trio Triboli, Tatta e Nene, la Gegia, Totò e Peppino, Fausto Coppi, Aristide Pavarotti, Archimede, Tonin di Burio, Teofilatto l’Asmatico, Anassimene, Anassagora e Anassimandro. Platone ha dato forfait perché già impegnato con la sagra del biroldo unto”.
Così parlò il Goga Meremeo