Gabriele Bove – Assessore alla mobilità del Comune di Lucca – illustra il nuovo piano di dettaglio relativo al traffico cittadino, facendo un bilancio su quanto complessivamente fatto in questi anni di mandato ed offrendo spunti e prospettive per il futuro di Lucca. Infine, date le insistenti voci che corrono in città, l’Assessore dice la sua su una sua possibile candidatura a sindaco.
Assessore Bove, il nuovo piano di dettaglio per la mobilità è stato da voi definito come una vera e propria rivoluzione del traffico: può spiegare meglio di che cosa si tratta?
Il centro storico di Lucca è un vero e proprio gioiello da custodire e valorizzare, per questo il piano di dettaglio della mobilità e della sosta porterà un contributo per rispondere alle esigenze di chi lo vive per le varie funzioni. Il piano ha l’obiettivo di riorganizzare e aggiornare la disciplina dei permessi per l’accesso dei veicoli nel centro storico, introducendo una nuova nomenclatura della tipologia dei permessi con le relative prescrizioni e omogeneizzando le fasce orarie per tipo di attività, oltre che prevedere una nuova perimetrazione della ZTL e migliorare, di conseguenza, la vivibilità del centro storico.
Quali saranno i cambiamenti più rilevanti all’interno del centro storico?
Come anticipato, le modifiche principali riguardano la riorganizzazione di tutti i permessi per la ZTL; permessi che avranno un nuovo nome, oltre ad una nuova veste, con l’introduzione del dispositivo “Rfid”, che permette il monitoraggio dell’afflusso reale al centro storico nei vari momenti della giornata.
Abbiamo, poi, pensato di alleggerire il flusso veicolare nella zona di Porta San Gervasio, arretrando l’attuale varco ZTL all’altezza dell’incrocio tra via Elisa e via Santa Chiara, nonché di modificare la viabilità di Via Elisa, introducendo il senso unico in entrata verso il centro, così da poter aumentare il numero di stalli adibiti alla sosta. Infine, altro punto nevralgico del nuovo piano è la riqualificazione di piazza Santa Maria, oggi definita un “non luogo”, che prevederà una specifica progettazione, per meglio separare i flussi veicolari da quelli pedonali e individuare un’unica area di parcheggio.
Cosa è stato previsto, invece, per migliorare il traffico sulla circonvallazione?
Proprio in queste settimane procede la progettazione della rotatoria davanti porta San Iacopo, che sostituirà il semaforo, snellendo così il flusso veicolare della circonvallazione in viale Marti. A seguito di questo intervento è previsto di introdurre il senso unico in entrata da porta Elisa, consentendo l’eliminazione del semaforo, così da rendere meno congestionata anche l’antistante rotatoria in piazza don Aldo Mei.
Che tempi di realizzazione sono previsti per i vari interventi?
Il piano prevede vari step. Riguardo ai permessi, i rinnovi entreranno in vigore a scaglioni e per categorie, a partire dal primo di maggio, sino al 31 ottobre. Su questo tema sarà data ampia comunicazione anche nei prossimi mesi.
L’arretramento del varco all’incrocio tra Via Elisa e via Santa Chiara ed il senso unico di via Elisa saranno successivi al completamento, entro l’anno, della rotatoria fuori porta San Jacopo; mentre la riorganizzazione di piazza San Maria presumibilmente entro l’estate.
Senta Bove, è stato più difficile rapportarsi con le opposizioni o mettere d’accordo commercianti e residenti?
Trovare una sintesi è il bello della politica. La mobilità in centro storico è un tema complesso che ha molte sfaccettature in un contesto molto particolare. Le posso dire che nel lungo percorso di confronto con i vari attori della città, cittadini e categorie economiche, non sono mancati momenti di frizione e dialettica accesa, senza però mai perdere di vista l’obiettivo di migliorare la vivibilità della città.
Molti la indicano come un possibile candidato sindaco del centrosinistra per le prossime elezioni: che ne pensa? Accetterebbe tale candidatura?
Lucca è una Città meravigliosa ed essere al suo servizio come amministratore è un grande privilegio. Al momento le mie energie sono indirizzate per portare avanti con determinazione l’impegno relativo alle deleghe di assessore.
Al di là del suo nome, ci indica qualche altra persona che stima e che riterrebbe in grado di vincere la tornata elettorale e, dopo, di governare bene la città?
Penso e mi auguro che nei prossimi mesi ci sarà un grande fermento di idee, di sogni a medio e lungo periodo, di intuizioni per la stesura di un ambizioso programma elettorale. Il centrosinistra ha grandi energie e potenzialità, per questo, a mio avviso, sarà importante intraprendere un percorso di apertura verso altre componenti della città, intercettando anche nuove figure. Il centrosinistra saprà scegliere il suo candidato a sindaco coinvolgendo tutti i cittadini, senza “calarlo” dall’alto, individuando il profilo più adeguato per governare Lucca nei prossimi anni. Il futuro di una città si costruisce insieme.
A prescindere dai soliti appelli all’unità della coalizione, dopo 8 anni di amministrazione il centrosinistra ha opportunità concrete di continuare a governare la città?
In questi 8 anni di amministrazione Tambellini la città è sicuramente cresciuta e diventata più dinamica e funzionale. Cito soltanto qualche esempio: sulle infrastrutture l’impegno per snellire la circonvallazione attraverso le rotatoria di porta Elisa e di piazzale Boccherini davanti porta S. Anna; l’impegno sulle fognature sull’Oltreserchio; gli ingenti investimenti nei quartieri di S. Vito, S. Anna, S. Concordio, che ne hanno riqualificato e modernizzato importanti parti; la grande attenzione per la sanità e il Welfare; l’importante offerta culturale che è cresciuta in questi anni; l’innovazione sui temi del civismo e sul coinvolgimento dei cittadini attraverso i “Beni comuni”; l’attenzione agli spazi pubblici con l’aumento della cura del verde, con l’impiego di maggiori risorse per incrementare il numero dei tagli annuali dell’erba e la piantumazione di nuovi alberi. Potrei continuare citando altri ambiti. Oggi, ancora immersi in questa crisi sanitaria, sociale ed economica, c’è molto bisogno sia di sogno che di concretezza, due “ingredienti” che ritrovo nella nostra squadra, per cui credo che ci siano le condizioni per continuare a governare la città.
Secondo lei, per quest’ultimo anno di mandato e soprattutto per il futuro, quali sono le cose da modificare?
Lucca è bella non soltanto per le Mura e il suo centro storico, ma anche per il suo contesto, il suo tessuto socioeconomico, lo sappiamo bene. E proprio le persone che fanno parte di questo tessuto devono essere al centro delle politiche di governo, oltre ai bambini e agli anziani. Dobbiamo già oggi sognare Lucca dopo lo “tsunami” del covid, intercettando le risorse dei fondi europei e sviluppando e proteggendo i legami sociali che vivono il nostro territorio. La Lucca del 2030 “passa” da scelte importanti sul tema delle infrastrutture, del digitale, dei servizi e dalla capacità di fare rete con il mondo economico, sostenendo imprenditori e lavoratori a riconvertire i loro settori. È necessario essere al fianco di partite iva, commercianti, ristoratori, artigiani, professionisti, disoccupati. Quindi, per rispondere alla sua domanda, più che modificare, direi di incrementare e rafforzare la capacità di intercettare importanti “treni” per lo sviluppo della città, rafforzare l’impegno per la cura delle frazioni e dei paesi, accorciando le “distanze” dalle istituzioni e dai servizi, accrescendo il senso di appartenenza di tutti i Lucchesi alla nostra città. Ma tema centrale per il futuro sarà contribuire per una Lucca che non perda la sua tradizione di grande attenzione alle persone più sofferenti, alle persone fragili. La solidarietà è sicuramente il grande collante della nostra comunità. In questi anni Lucca è cresciuta molto nello scenario toscano e nazionale, l’obiettivo è non arrestare la corsa, nonostante il momento storico “accidentato”, cogliendo gli spunti e le sfide che il nostro tempo “impongono”. Per concludere direi: insieme, guardiamo lontano!