“Pippilù”: la nuova sfida interamente made in Lucca dei fratelli Nannini

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Sono giovani, lucchesi e con le idee chiare. Sono Samuele Nannini e sua sorella Clarissa Nannini: lui, 28 anni con una laurea in economia aziendale e un posto di lavoro come Senior Associate presso PwC Spa; lei, 26 anni, frequenta il master presso la Fondazione Campus dopo un anno vissuto a Londra.
Clarissa e Samuele sono i protagonisti dell’e-commerce tutto lucchese “Pippilù” che sta riscuotendo un notevole successo in pochissimo tempo.
Prima solo borse, ora anche scarpe: un po’ Saint Tropez, un po’ Manhattan, eleganti ma irriverenti, dal sapore retrò ma sbarazzine. “Pippilù” è frutto della tenacia, passione e quel coraggio indispensabile per correre dietro alle proprie ambizioni, dei fratelli Nannini ed è interamente e orgogliosamente “made in Lucca”.
Abbiamo parlato con Samuele, che ci ha raccontato da dove è nata l’idea di mettersi alla prova con qualcosa che apparentemente era solo un sogno nel cassetto, alla realizzazione dei prodotti, fino agli obiettivi futuri.

Come nasce Pippilù?
Pippilù nasce dalla voglia di creare, disegnare, cucire, inventare e dipingere. La mente è stata mia sorella, animata sempre da questo amore che, però, ha dovuto  – come ogni ragazzo e ragazza della sua età- fare i conti prima con lo studio e con le aspettative dei genitori, motivo per cui ha riposto questo suo sogno nel cassetto per molti anni. Io ho semplicemente riacceso questa fiammella e l’ho spronata a rendere questo amore per il “creare” la sua e la nostra occupazione: da qui è nata “Pippilù”.

Avete sempre sognato di fare questo mestiere oppure questa passione è arrivata dopo?
Mia sorella sì, ha sempre avuto questo grande passione, io invece sono appassionato del lavoro, del fare, del non stare mai fermo e del rischiare. Abbiamo quindi unito – per così dire – le nostre passioni ed abbiamo creato questa attività. Adesso però, devo dire, mi sto innamorando sempre più di questo settore perché c’è molto spazio per l’inventiva e per l’estro, cose che mi coinvolgono da sempre.

Prima solo borse e ora anche scarpe, avete intenzione di allargare ancora la produzione?
Certo! Credo fortemente che nella vita e nell’impresa chi si ferma è perduto! Per questo siamo sempre alla ricerca di nuove idee e nuovi progetti, quotidianamente pensiamo e progettiamo prodotti e linee nuove. Al momento ci stiamo concentrando sui tessuti riciclati da poter utilizzare per le scarpe, perché il nostro obiettivo è stato fin da subito quello di rendere “Pippilù” un marchio sostenibile. Al giorno d’oggi, secondo noi, questa è lo condizione “sine qua non” di fare impresa, di fare business.
Ovviamente poi a breve inizierà la stagione estiva, per cui dobbiamo lavorare a tessuti e modelli nuovi per i nostri clienti.

Quali sono le particolarità dei prodotti che vendete?
Le “Pippilù”, intese come borse e scarpe, sono totalmente made in Lucca. Le borse sono tutti prodotti unici, pensati e creati da mia sorella; le friulane sono fatte invece con tessuti particolari, ad esempio con il velluto a coste. A differenza delle friulane classiche, infatti, abbiamo preferito utilizzare una suola rigida così da permettere alle persone di utilizzarle anche e soprattutto all’esterno. Come dicevo prima, comunque, cerchiamo costantemente nuove soluzioni.

Siete giovani e audaci, non avete avuto paura di dare vita a questa nuova cosa in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo?
Il momento che stiamo vivendo è indubbiamente molto difficile, anzi, è uno dei più difficili degli ultimi 50 anni. Per questo serve ancora più impegno, più determinazione e sicuramente anche una buona dose di fortuna, ma  questo non ci spaventa, anzi. Adoriamo quello che stiamo facendo e ci stiamo mettendo tutto quello che abbiamo, affinché questo sogno si realizzi. Ovviamente sarà il mercato a parlare e a dirci chi siamo e se alla fine non riusciremo a ottenere quello che vogliamo vorrà dire che sarà stata una bellissima avventura, ma soprattutto  che ci abbiamo provato davvero. Come dice quel proverbio che amo? “Chi non risica, non rosica”!

State riscuotendo il successo che vi aspettavate?
Sinceramente è andata meglio di quello che ci aspettavamo e ciò ci rende molto orgogliosi! Abbiamo riscontrato molto entusiasmo e siamo felicissimi di questo. Ora, a maggior ragione, testa bassa e pedalare!

Che obiettivi vi ponete da qui a un anno?
Gli obiettivi sono molteplici, far partire il sito online (www.pippilu.it) che a brevissimo sarà online, aumentare  la produzione, creare nuovi modelli, diventare una vera e propria startup nel campo della moda.

Cosa consigliereste a dei giovani come voi che vogliono buttarsi in un’esperienza così?
Non mi sento di dare consigli sinceramente. Posso dire che i consigli che do a me stesso sono: “ impegnati, non mollare, lavora sodo, non piangerti addosso, pensa”.

Bianca Leonardi
Bianca Leonardi
Classe 1992, Lucca. Una laurea in giornalismo e tanta voglia di dar voce a chi troppo spesso resta in silenzio. Lavoro da anni nella comunicazione e nell'organizzazione di eventi, saltando tra musica, teatro e intrattenimento. Perché "Lo Schermo"? Perché siamo giovani, curiosi e affamati di futuro.

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