Valentina Mercanti – già Assessore alle attività produttive presso il Comune di Lucca – è entrata in Consiglio Regionale dopo una combattuta e non scontata competizione elettorale. Oggi ci racconta sensazioni, obiettivi e sogni della sua prossima esperienza amministrativa, chiarendo anche i motivi per cui Stefano Baccelli ha le qualità e le caratteristiche giuste per essere nominato Assessore Regionale.
Valentina Mercanti, se l’aspettava quest’elezione?
Diciamo che quando mi sono candidata l’ho fatto per vincere. Però, ecco, la competizione me l’aspettavo un pochino più facile e per questo il risultato è stato in parte inaspettato e doppiamente soddisfacente. Non credevo, in particolare, che ci fosse una contrapposizione così forte, soprattutto su Lucca.
Giovedì è arrivato il provvedimento di nomina e adesso si fa sul serio. Che ruolo le piacerebbe occupare?
Mi piacerebbe il ruolo di consigliere semplice, perché essendo la prima esperienza vorrei comunque tenere d’occhio più settori possibile per riuscire a connettere al meglio territorio e Regione. Vorrei continuare a occuparmi delle cose che ho trattato fino ad oggi durante la mia esperienza in Giunta, ovvero dello sviluppo economico. Mi piacerebbe approfondire tutta la questione relativa alla cosiddetta rivoluzione digitale, alla trasformazione del mondo del lavoro e alla formazione legata alle opportunità che le nuove tecnologie offrono. Il mio sogno, quindi, sarebbe quello di far parte della seconda commissione proprio per occuparmi di tutto questo. Poi, ovviamente, se ciò non fosse possibile seguirei settori differenti e altrettanto importanti con la stessa dedizione.
Mi fa un esempio concreto di un’idea che vorrebbe portare all’attenzione della Regione?
Una cosa che mi piacerebbe fare, parlando proprio di attività produttive, è un Polo dell’Agricoltura. Mi spiego meglio: vorrei proporre qualcosa che riesca a mettere insieme la tradizione agricola con l’innovazione tecnologica, così da fornire agli agricoltori e ai contadini dei servizi in grado di creare nuovi mercati e nuove opportunità. Penso, ad esempio, a una piattaforma per consegne al delivery, a un centro di trasformazione dei prodotti in eccesso che non possono essere utilizzati perché deperibili. Vorrei vedere di nuovo le nostre colline e le nostre montagne coltivate da giovani, vorrei vedere di nuovo l’agricoltura come uno sbocco lavorativo per i nostri ragazzi. E vorrei, attraverso tutto questo, incentivare anche la manutenzione del nostro territorio e un turismo maggiormente sostenibile. E poi vorrei applicare lo stesso concetto all’artigianato, vorrei sviluppare un centro dove coniugare il nostro artigianato con le possibilità offerte dalla tecnologia. Come vede il filo conduttore è sempre il prodotto locale, e l’obiettivo è quello di valorizzare al massimo il “made in Lucca”.
Cosa si porta dietro della sua esperienza amministrativa in Giunta?
Mi porto dietro un insieme di relazioni umane e professionali importantissime. Mi porto dietro un rapporto con gli uffici e una conoscenza della macchina amministrativa davvero approfondita, che oggi mi permette di comprendere al meglio tutta la sua complessità. Mi porto dietro una cosa che non avrei mai pensato di imparare, ovvero la nobile arte del compromesso. In definitiva, il periodo passato in Giunta rappresenta per me un’esperienza umana e professionale che mi ha dato tantissimo nel rapporto con il territorio e con le singole persone che mi hanno preso come un punto di riferimento credibile e affidabile.
Siamo in chiusura: Stefano Baccelli sarebbe davvero l’uomo giusto per ricoprire l’incarico di Assessore Regionale?
Si, Stefano Baccelli è una persona di comprovata esperienza, professionalità e un gran lavoratore che ha sempre svolto il suo ruolo al meglio. Lo dimostra l’affetto che la gente ha per lui. Io credo che il nostro territorio, per crescere, abbia davvero bisogno di persone capaci e determinate in un ruolo di governo. E, ne sono certa, Stefano ha tutte queste caratteristiche.