Il Lucca Film Festival è uno degli appuntamenti imperdibili della primavera lucchese, attivo dal 2005 ci sarà anche in questo 2020 e – dopo la posticipazione a causa coronavirus – prenderà forma a fine settembre. In questa edizione una delle grandi novità del programma è il Lucca 48 – alla sua seconda edizione – un format ideato e realizzato da Kairòs APS, associazione di promozione sociale attiva per quanto riguarda l’organizzazione di eventi culturali, legati per lo più al mondo del cinema del teatro e della musica. Fabio Belgrano, insieme a Federico Pesci e Michelangelo Lazzareschi, è uno dei fondatori e vicepresidente di questa associazione ed è lui che ci ha raccontato questo affascinante concorso.
Fabio, per chi ancora non lo conoscesse, in cosa consiste Lucca 48?
Si tratta di un festival che ha come elemento fondante le 48 ore: in questo preciso lasso di tempo, i partecipanti – che lavoreranno in gruppo e a stretto contatto – dovranno realizzare un cortometraggio di 7 minuti, comprensivi di titoli di testa e di coda. In questi due giorni si deve preparare tutto l’elaborato, per questo la coordinazione e la cooperazione saranno essenziali, ognuno avrà il suo compito specifico per far sì che la macchina operativa svolga al meglio il lavoro. Ovviamente ci sono delle regole da seguire, per far si che il prodotto finale non sia manipolato in anticipo, presentando qualcosa di già “confezionato”.
Innanzitutto, ci sarà l’assegnazione del genere cinematografico su cui svolgere il cortometraggio a seguito di un’estrazione, che si terrà durante la cerimonia di apertura della competizione, successivamente ogni crew potrà scegliere tra due possibili soluzioni il genere sul quale cimentarsi. In aggiunta a questo è obbligatorio inserire nel cortometraggio una frase e un oggetto, che saranno gli stessi per tutti i gruppi. Anche in questo caso gli elementi da inserire verranno rivelati soltanto in occasione della cerimonia inaugurale. Le 48 ore del concorso si terranno dalle ore 19.30 di venerdì 25 settembre e si esauriranno alle 19.30 di domenica 27 settembre. La premiazione, invece, avrà luogo la domenica successiva e i vincitori si aggiudicheranno un montepremi di 1.500 euro.
Come nasce l’idea di questo contest di cortometraggi da realizzare in sole 48 ore?
L’idea è nata nel 2019, a seguito della partecipazione di Federico Pesci – presidente di Kairòs – a un film festival dove si utilizzava un format similare, in cui l’elemento principale erano proprio le 48 ore. Vista l’idea intrigante, abbiamo deciso di importare questo programma anche a Lucca, facendo però qualcosa di originale e differente, introducendolo in uno scenario in cui mancava qualcosa del genere.
Da quest’anno siete legati a Lucca Film Festival ed Europa Cinema 2020, come ha preso forma questo sodalizio?
La collaborazione con il Lucca Film Festival è nata poco dopo la fine della prima edizione di Lucca 48, la quale è andata molto bene tanto da avere la partecipazione di ben 10 gruppi, provenienti da tutte le parti d’Italia. Dati alla mano ci siamo presentati da Nicola Borrelli, presidente di Lucca Film Festival, il quale è stato entusiasta e curioso nel far nascere una collaborazione tra le due identità, distinte ma unite. Questo ha permesso l’avvicinarsi anche di importanti sponsor come Sofidel, che avrà un suo spazio all’interno del festival con un proprio concorso.
In cosa consiste questo concorso nel concorso?
Si chiama Rolling the Future – istituito da Sofidel – ed è dedicato a chi riuscirà col proprio cortometraggio a esprimere al meglio il concetto di eco-sostenibilità e a chi saprà valorizzare al meglio la figura dei giovani, due temi molto cari a Sofidel. Il premio finale sarà di 1.000 euro, che sarà cumulabile con il montepremi generico di Lucca 48.
Le iscrizioni per partecipare sono già aperte, vi è un limite di persone per gruppo?
Purtroppo a causa di tutte le conseguenze del coronavirus, non sapevamo se questa edizione si sarebbe fatta oppure no, quindi le iscrizioni non sono ancora aperte, ma lo saranno a breve. Tra l’altro, chi si iscriverà nel primo periodo pagherà una tassa d’iscrizione di soli 70 euro, mentre chi si iscriverà a ridosso dell’evento pagherà 100 euro. Per partecipare, invece, non ci sono limiti minimi o massimi di persone all’interno dei gruppi, il consiglio è quello di avere comunque un buon numero di persone, almeno 8, ognuno con il proprio ruolo ben delineato.
Veniamo invece a Kairòs, cosa vi ha portato a dar vita a questa associazione e quali sono le iniziative che avete compiuto fino a oggi?
Kairòs nasce nel 2018 ed è un’associazione di promozione sociale, che porta avanti degli eventi che abbiano come scopo quello di favorire la socialità. Il nostro ambito è chiaramente legato alle forme dell’arte come cinema, musica e teatro che sono gli ambiti a cui noi tre fondatori siamo più legati. A febbraio del 2019 ci siamo dedicati agli eventi a Villa Bottini, in cui hanno preso parte pittori, fotografi, artisti emergenti e soprattutto molti giovani. Durante il periodo di lockdown abbiamo portato avanti Qui e Ora, un format in streaming, che attualmente è stato messo da parte per aggiornarlo e rilanciarlo in seguito. Attualmente, oltre a Lucca 48, stiamo collaborando con God Save the Chill con gli eventi che si tengono a Villa Reale di Marlia il giovedì (Aperò) e la domenica sera (Il sogno di Elisa). Stiamo dando molto spazio a giovani artisti di musica leggera e classica, che hanno così a disposizione una bella vetrina in cui esibirsi in concerti live.