Impegno giovanile in Toscana, l’indagine. TERZA PARTE

-

Prosegue la presentazione della ricerca realizzata in questi mesi dal Centro Nazionale per il Volontariato e curata da IZI Spa (contributi in ambito sociale di Regione Toscana per soggetti del Terzo settore – anno 2023). La prima parte è stata pubblicata qui; qui invece la seconda parte.

Valori di riferimento, progettualità per il futuro, aspirazioni dei giovani toscani nella fascia 18-30 anni: questi i punti illustrati nelle precedenti puntate. La presentazione per estratto della ricerca si completa quindi con questa ultima parte, che focalizza l’attenzione sui modi e le forme in cui i giovani decidono di impegnarsi, quindi di tradurre il proprio background valoriale e le aspirazioni in progettualità per il bene proprio e degli altri/della comunità.

L’IMPEGNO

per i giovani toscani “impegnarsi” è sinonimo di fare per sé (45,8%). Segue, 35,4%, “fare qualcosa di positivo per gli altri”. La dimensione del dovere e del bisogno “fare qualcosa per dovere o necessità” è minoritaria rispetto alle altre e corrisponde al 18,8% delle risposte.

Figura 8 – I Per te la parola “impegnarsi” prevalentemente significa:

Parlando delle dimensioni valoriali (si veda Tabella 1 nella prima parte della presentazione) è già stato rilevato che i giovani tendono a dare molta importanza alla realizzazione del sé, vivendo in società altamente mutevoli e fluide ma comunque al momento relativamente sicure dal punto di vista sociale ed economico. Non sorprende che l’impegno sia legato alla propria realizzazione, risposta che non può essere letta solo come esclusivamente individualistica.

Tra i giovani più maturi, classe di età 24 – 30 anni, il parallelo tra impegno e “fare qualcosa di positivo per gli altri” è più sentito rispetto ai più giovani.

Tabella 4 – Per te la parola “impegnarsi” prevalentemente significa: Distribuzione per classe di età e sesso

Tra le giovani donne rispetto ai coetanei maschi è più elevato il fatto di far coincidere impegno con “fare qualcosa di positivo per te stesso”. Forse le ragazze sono mosse da un senso di affermazione di sé che ha direzione sociale oltre che personale. Ipotesi non verificabile, ma interessante spunto di discussione.

ASSOCIAZIONISMO

Quanti sono effettivamente i giovani volontari?

Alla domanda “Fai parte di un’associazione/un gruppo organizzato o hai mai pensato di fare volontariato?” il 45,7% risponde di averlo fatto. La distribuzione per sesso rileva che le ragazze partecipano più dei maschi (50,8% vs 40,9%). gli occupati partecipano maggiormente rispetto agli altri, specie rispetto agli studenti (48,1% occupati vs 44,7% non occupati vs 43,0% studenti).

Tabella 5 – Fai parte di un’associazione/un gruppo organizzato o hai mai pensato di fare volontariato? Distribuzione rispetto sesso e condizione occupazionale

Tra coloro che fanno parte del mondo dell’associazionismo, o che pensano di poterne far parte, prevalgono le associazioni di carattere sociale e sanitario (32,7%), del resto le più numerose nel mondo del terzo settore. L’adesione ad organizzazione legate al settore ambientale e al volontariato internazionale non appare alta, nonostante questi settori appaiano essere quelli che, almeno mediaticamente, interessano maggiormente i giovani.

Probabilmente la maggior parte dei giovani si impegna in attività legate alle proprie comunità locali.

Tabella 6 – In quale settore?

LEGGI ANCHE: “Il CNV presenta: L’impegno giovanile in Toscana“, “Impegno giovanile in Toscana, l’indagine. PRIMA PARTE“ e “Impegno giovanile in Toscana, l’indagine. SECONDA PARTE“)

Share this article

Recent posts

Popular categories

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Recent comments